De Magistris guida i Sindaci in rivolta contro i tagli dello Sblocca Italia sabato 18.

T-0a0630a8667543fb04d722b11e51ac67-450x139Il Decreto Legge 133 del settembre 2014, cosiddetto “Sblocca Italia“, convertito nella Legge 164, ha sollevato in numerosi comuni italiani molteplici perplessità, non solo per il modo in cui è giunto alla sua definizione, quanto anche per il fatto che in molti casi le previsioni normative in esso contenute delegittimano l’Ente locale e, con esso, le rappresentanze democratiche e le collettività insediate.

Attraverso l’intervento straordinario, che permea tale Legge, si impongono ai territori italiani scelte non condivise che riguardano le grandi opere pubbliche, le bonifiche, le trivellazioni, i depositi di gas naturale, gli inceneritori di rifiuti con effetti, in alcuni casi, devastanti sul paesaggio italiano e sulle sue aree protette.
Su questi temi, che hanno visto mobilitarsi molti Comuni italiani da Nord a Sud, il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha organizzato a Bagnoli una mattinata di discussione al fine di programmare una iniziativa nazionale congiunta.

All’invito hanno risposto sindaci, realtà istituzionali e territoriali di diverse Regioni d’Italia.

“Occorre alzare il livello della lotta col governo pur nell’ambito del dialogo, altrimenti le città metropolitane come la nostra partono senza la possibilità di approvare i bilanci in virtù dei tagli.”, ha dichiarato il Sindaco di Napoli. “Serve un decreto legge urgente, altrimenti non si va da nessuna parte. Per ora abbiamo avuto l’adesione di una settantina di sindaci, contiamo di arrivare a un centinaio. Ma tantissimi, anche se non potranno venire per problemi di campagna elettorale o addirittura economici, hanno dato il loro assenso all’iniziativa.  Il decreto Sblocca Italia a Napoli ha addirittura dedicato un articolo, il 33, immaginando un commissariamento per Bagnoli assolutamente inutile. Napoli non si farà espropriare da Renzi né da nessun altro. Il premier ci chiami invece di perdere tempo da otto mesi con un commissario contro il quale faremmo ricorso un minuto dopo. Convochi me e il presidente della Regione. Il Consiglio comunale ha una larga maggioranza per far decollare Bagnoli, siamo prontissimi.”

In ballo anche i tagli alle neoistituite città metropolitane: “Aumenta la preoccupazione, la critica e il disappunto, perché continuiamo a essere stretti in una gabbia di tagli insopportabile e irresponsabili, fatti da un governo che invece dovrebbe puntare su una riforma epocale come quella delle città metropolitane e invece le fa nascere con gambe tagliate mettendo a rischio migliaia di posti lavoro con ulteriori tagli. I sindaci dopo la riunione dell’Anci si sono recati al Ministero dell’Economia dove abbiamo proposto una via d’uscita per rendere meno insopportabili e inaccettabili i tagli che costringerebbero alcune città metropolitane, come Napoli, a non fare il bilancio. Ecco: immaginiamo che significherebbe? Ecco perché verso il governo il giudizio permane critico, molto critico. Napoli, peraltro, è città virtuosa, non ha sforato il patto di stabilità, non ha indebitamenti e ha già una tassazione, sempre per colpa del governo, altissima in virtù di quanto ci fu imposto col decreto 174 sul predissesto.”

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