Delrio: codice appalti presto in CdM, opere incompiute non tutte utili.

C.Conti, investimenti pubblici condizione per ripresa“Non tutte le opere incompiute sono utili, alcune sono inutili e per questo non è utile finirle. Sono state programmate male”. Lo ha detto il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio parlando con i giornalisti a margine di un convegno promosso a Giugliano (Napoli) dall’Ordine dei commercialisti della provincia partenopea. Le opere incompiute, ha aggiunto, rappresentano “la rottura del patto di fiducia tra la pubblica amministrazione e i cittadini”.

“Noi dobbiamo attuare un piano – ha detto ancora il ministro – che ci porti fuori dall’inconcludenza”.

Presto sarà presentato nel Consiglio dei ministri “il decreto attuativo del nuovo codice degli appalti”. Lo ho ha assicurato il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, parlando con i giornalisti a margine di un convegno a Giugliano (Napoli) con la presenza del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone.

“C’è una forte semplificazione di tutto”, ha detto ancora Delrio specificando che “da più di 650 articoli si passa a 200, c’è un recepimento delle direttive europee, con meno burocrazia. Il motivo per il quale facciamo questo è per garantire più legalità e più efficacia nella realizzazione delle opere pubbliche. Dobbiamo tornare ad essere un Paese normale”.

Il nuovo codice degli appalti “potrà essere una grande occasione per tutti”. É quanto ritiene il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, che oggi a Giugliano (Napoli) sta prendendo parte ad un convegno, promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti, con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio.

“Ormai in Italia siamo ad un nuovo codice degli appalti ogni dieci anni – ha detto ancora Cantone – E speriamo che questa sia davvero la volta buona, di riuscire a far fare un codice che consente il rispetto della legalità e di fare i lavori”. Un sistema degli appalti che funziona, a giudizio di Cantone, dovrebbe “essere un incentivo soprattutto per le classi professionali, perché un sistema bloccato finisce per far danni soprattutto ai giovani”. Per i codici devono essere più semplici possibile “perché i codici iperdettagliati, come quello del 2006” non danno hanno buoni risultati.