Diritti e doveri degli immigrati, una giornata che ha aperto i cuori.

Grande partecipazione, nonostante il tempo inclemente, al Complesso Monumentale di San Severo al Pendino, dove si è tenuto nella mattinata di sabato l’incontro “Diritti e Doveri degli immigrati”, promosso ed organizzato dall’Associazione ALEC (Associazione Lavoratori Comunitari ed Extra Comunitari) insieme a Gazzetta di Napoli, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura ed al Turismo del Comune di Napoli e con la collaborazione dell’Associazione Base Condor.

L’incontro è stato anche occasione per presentare al pubblico Gazzetta di Napoli, portale di informazione e di approfondimento che si propone di essere un punto di riferimento per cittadini, realtà del mondo imprenditoriale, istituzioni locali, associazioni del terzo settore, nella convinzione che la rete sia una straordinaria occazione per creare e moltiplicare valore.

E proprio nella giornata di ieri il network di Gazzetta edito da La Comunicazione ADV di Agostino Marotta (e che comprende anche Gazzetta di Salerno, Gazzetta di Avellino ed il portale dedicato all’enogastronomia Sapori Condivisi) ha stretto una partnership strategica con il portale SudLavoro.it, dedicato agli annunci ed alle offerte di lavoro presenti al Sud.

LL’essersi riconosciuti come portatori dello stesso spirito ha fatto sì che l’incontro tra Gazzetta di Napoli ed Associazione ALEC sfociasse nell’organizzazione di questo evento.

Sono intervenuti, oltre al Presidente dell’Associazione ALEC, l’avvocato Alfonso Angrisani, ed alla Segretaria, D.ssa Zeneida Sierra, rappresentanti dei consolati, delle istituzioni locali, del mondo imprenditoriale, del mondo sindacale, numerose associazioni del terzo settore, delle professioni e della società civile.

Dopo i saluti dei rappresentanti dell’Associazione ALEC, è iniziato il dibattito, moderato dal coordinatore di redazione di Gazzetta di Napoli Pietro Pizzolla (era presente anche l’editore del network Gazzetta, Agostino Marotta di La Comunicazione ADV) con le numerose testimonianze, a cominciare da Andrea Laurean Fabiano, originaria di Santo Domingo, arrivata da Crotone, dove è attiva con l’Associazione Mondo Immigrati, che ha posto l’accento sui diritti e sui doveri, che non possono essere separati dai diritti, e sulle difficoltà che un immigrato deve affrontare per ottenere il permesso di soggiorno.

Sono poi intervenuti il Vicepresidente della Commissione Politiche Sociali del Consiglio Comunale di Salerno, Dott. Luigi Bernabò, che ha evidenziato come finalmente l’Unione Europea abbia preso coscienza di non poter lasciare da soli paesi come l’Italia e la Grecia che sono le porte dell’Europa.

Come rappresentante del mondo imprenditoriale, il presidente nazionale dell’Uci – Commercio e Turismo, Dott. Claudio Pisapia, ha rimarcato che i fondi utilizzati dal Ministero dell’Interno per rimpatriare i clandestini avrebbero potuto essere utilizzati per creare strutture commerciali che promuovessero e valorizzassero le specificità e le particolarità delle comunità immigrate.

Apprezzato anche il contributo del Prof. Giovanni Grieco, medico cardiologo (era il medico di fiducia di Massimo Troisi), docente di medicina del lavoro ed impegnato nel sociale e nel politico (ha scritto anche diversi saggi a tema politico), che ha collegato i fenomeni migratori all’eccesso di mercantilismo.

Ha preso parte al dibattito anche il Dr. Enzo Carrella, dottore commercialista, revisore dei conti di diversi enti locali (anche amministratore giudiziario di beni confiscati alla criminalità organizzata), che ha portato a conoscenza della platea la possibilità di accedere a dei fondi stanziati dal Ministero dell’Interno ad enti ed istituzioni che si impegnato in attività di accoglienza, il cosiddetto bando SPRAR.

Anche il mondo sindacale ha partecipato all’incontro con il Dr. Gabriele Ratini, Segretario Nazionale del Sindacato Indipendente Lavoratori Stranieri in Europa, che ha da poco riaperto anche una sede a Napoli, in via Nardones. Il Dr. Ratini, facendo riferimento alla situazione ucraina, ha invitato i cittadini stranieri a non aver paura di entrare nelle ambasciate, anche se non hanno permesso di soggiorno, perchè si tratta sempre del loro paese.

Sono poi intervenuti i rappresentanti di diverse associazioni del terzo settore come “Aristide per la Famiglia” di Aristide Catania, il Comitato Civico “Quelli che amano Capodichino” di Ciro Esposito, associazioni che operano in zone “calde” come Secondigliano e Capodichino, che vivono nel quotidiano situazioni di disagio sia psicologico, sia materiale, così come l’Associazione Bellarus di Tatiana Pumpuleva, attiva con tutte le comunità dei paesi che una volta erano sotto l’U.R.S.S., comunità che hanno le loro specificità, ma che hanno anche un enorme patrimonio culturale comune (non è mancato un ricordo di Anatolj Korol, il cittadino ucraino rimasto ucciso nel tentativo di sventare una rapina nel supermercato dove si trovava a fare la spesa insieme alla figlioletta lo scorso 29 agosto a Castello di Cisterna).

E’ intervenuta anche Isabel Giubelan, avvocato presso il Tribunale di Avellino e rappresentante della comunità romena oltre che referente dell’Associazione ALEC nell’area irpina.

In rappresentanza dei consolati dei paesi stranieri è poi intervenuta la D.ssa Carmelina Ciancio, che ha raccontato la sua esperienza di migrante di ritorno, essendo nata in Venezuela da genitori italiani e poi ritornata in Italia, avendo quindi la cittadinanza italiana da ius sanguinis e quella venezuelana da ius solis.

Ha concluso gli interventi la D.ssa Elena Mucciolo, dell’Associazione Base Condor, che si occupa di protezione civile, e che ospita materialmente nella sua sede di Via S.S. Giovanni e Paolo lo sportello napoletano dell’Associazione ALEC di cui è responsabile la D.ssa Zeneida Sierra e che si occupa principalmente di bambini, ponendosi come un centro di aggregazione per bambini di tutte le comunità, uno spazio dove i bambini possono giocare, fare merenda insieme e socializzare tra loro in una zona dove non ci sono ludoteche oppure hanno costi proibitivi per genitori che stanno fuori tutto il giorno per lavorare.

Durante il dibattito è emerso lo spirito comune di voler far rete, rete positiva, dove l’apporto totale delle singole parti è maggiore della somma dei singoli apporti.

Altro punto cruciale è quello della burocrazia, vista non solo come lungaggine, ma anche come mancanza di umanità, che è ciò che genera principalmente disagio e sconforto, sburocratizzazione vuol dire anche qualche sorriso in più, volontà di aprire il cuore.

E parlando a proposito di doveri, è stato anche sottolineato come sia opportuno tra i doveri quello di imparare la lingua italiana, presupposto base se si ha intenzione di mandare i figli alla scuola italiana e farli crescere come italiani.

Con la consapevolezza che l’incontro deve essere un punto di partenza verso un percorso comune, la giornata si è chiusa con un piccolo rinfresco con la rosticceria del Panificio Clefra di Salerno e la torta Gazzetta di Napoli-Associazione Alec, realizzata dal Maestro Pasticciere Gerardo Di Dato di Angri.