Incidente piattaforma Offshore Mar Caspio, 32 operai morti. FederPetroli Italia: forse danni ad una pipeline le cause.

441db59426e8771915f2e0411712206fTrentadue operai sono morti ed altri 42 sono stati salvati nell’incendio di una piattaforma petrolifera azera sul Mar Caspio, secondo media russi che citano la Reuters. La fonte è Mirvari Gakhramanly, capo del comitato indipendente azero per la protezione dei diritti dei lavoratori petroliferi. Nessuna conferma ufficiale finora sui morti.

I media di Baku precisano che l’incendio è scoppiato sulla piattaforma numero 10, dove la compagnia di Stato (Socar) produce petrolio e gas. Le fiamme non sono state ancora domate a causa del vento forte e delle onde, che rendono difficile il lavoro delle squadre di emergenza. Alcuni operai “sono in salvo sulle imbarcazioni di salvataggio” ma ancora in acqua, afferma la compagnia. Secondo fonti citate dalla britannica Sky News le piattaforme in fiamme sarebbero addirittura tre, ma al momento manca una conferma ufficiale. Il presidente della Socar, Rovnag Abdullayev, è giunto sul posto per monitorare personalmente l’emergenza.

Tre operai di un’altra piattaforma petrolifera azera sul Mar Caspio risultano dispersi dopo la forte tempesta abbattutasi venerdì sulla zona. Lo riferisce la societa’ energetica di Baku Socar, precisando che si tratta di una piattaforma diversa da quella interessata dal maxi incendio. I tre operai si trovavano in una piccola cabina abitativa trascinata nel mare dalla tempesta.

Ancora poche e frammentarie le informazioni a disposizione anche di FederPetroli Italia, come dichiara l’ufficio stampa:

A seguito dell’incendio di grandi dimensioni che è esploso a bordo di una piattaforma petrolifera posizionata nell’Offshore del  Mar Caspio, attendiamo ulteriori comunicazioni in merito alla situazione del personale ferito e l’esatto stato degli impianti che costituiscono il Blocco esplorativo Guneshli.

Le uniche informazioni che possiamo diramare con esattezza è che le fiamme si sono sviluppate nel corso della notte nell’impianto di Guneshli a circa 120 chilometri dalle coste dell’Azerbaijan.

La situazione metereologica della zona al momento dell’incidente era caratterizzata da forte vento.

I primi feed-back parlano di un danneggiamento ad una pipeline (linea) di gas.

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