Istat, contratti collettivi in lieve aumento a maggio.

Alla fine di maggio 2014 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 38,5% degli occupati dipendenti e corrispondono al 37,7% del monte retributivo osservato.

Nel mese di maggio l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,3% nei confronti di maggio 2013. Complessivamente, nei primi cinque mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013.

Con riferimento ai principali macrosettori, a maggio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,6% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.

I settori che a maggio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,1%); gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%) ed estrazione minerali (2,9%). Si registrano variazioni nulle nel settore edile e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.

Tra i contratti monitorati dall’indagine, nel mese di maggio è stato recepito un solo accordo e nessuno è scaduto.

Alla fine di maggio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 61,5% nel totale dell’economia e del 50,2% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 29,3 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 15,5 mesi per quelli del settore privato.