Un Libro Sotto le Stelle, conclusa la settima edizione a Maiori.

2014-08-25-566Con la presentazione dei libri di Pino Scaccia (“Mafija”) e di Antonella Colonna Vilasi (“Storia dei servizi segreti italiani”) si è conclusa lunedì 25 a Maiori la settima edizione di “Un Libro Sotto Le Stelle”, la rassegna nazionale del libro promossa ed organizzata dall’Associazione “Meridiani”, con il patrocinio della Provincia di Salerno e del Comune di Maiori, e con la collaborazione di Tecnoscuola, dell’Associazione Albergatori Maiori e dell’Azienda Vinicola Carputo dei Campi Flegrei.

Al dibattito con gli autori, condotto dal giornalista e scrittore Peppe Iannicelli, hanno preso parte l’Assessore ai Trasporti della Provincia di Salerno Michele Cuozzo, l’inviato di guerra Vittorio Dell’Uva ed il Presidente Onorario dell’Associazione Meridiani Generale Agostino Pedone.

Presente anche un Infopoint dell’Esercito Italiano, con i Tenenti Colonnelli Salvatore Sileo (Responsabile del Centro Documentale di Salerno) ed Antonio Grilletto (capo Ufficio Stampa per la Regione Campania), dove numerosi ragazzi e ragazze hanno chiesto ed ottenuto informazioni sulle opportunità di sviluppo personale e professionale offerte dalle nostre Forze Armate.

Il libro di Scaccia, storico inviato del TG1, che ha vissuto per anni a Mosca, trovandocisi proprio nel biennio della dissoluzione del regime sovietico, descrive puntualmente ed efficacemente l’espansione della malavita organizzata russa (malavita di stato, tanto che la FBI definisce la Russia uno “Stato di mafia”), e le sue ramificazioni in Italia, specialmente nella Versilia. L’affermazione delle oligarchie è di fatto la prosecuzione del potere sterminato che avevano i burocrati di partito nell’era sovietica, e che grazie soprattutto al controllo sugli approvvigionamenti energetici, hanno esteso il loro potere anche fuori dai confini russi.

Quella russa è una mafia per certi versi invisibile, secondo Scaccia, almeno in Italia difficilmente tracciabile perchè i capitali affluiti nel nostro Paese, arrivano già in qualche modo “lavati” perchè riciclati in altri paesi, come ad esempio Cipro. Si tratta peraltro anche di un fenomeno molto più pericoloso perchè, a differenza del passato, l’unico valore che conta è quello del denaro, e che autonomamente dallo stato russo, è finanche in grado di assemblare una bomba atomica e venderla in tutto o in parte a chi offre di più. L’unica preoccupazione di Putin è quella che possa essere soppiantato da qualcuno più ricco di lui.

Scaccia, da cronista di razza quale è (famosissimo il suo scoop sulla liberazione di Farouk Kassam, nel 1992, dove ci fu un intervento diretto dei servizi segreti italiani), ha anche svelato nel suo libro che con ogni probabilità sulla Costa Concordia era in corso un summit tra malavita russa e nostrana.

Il crollo del muro di Berlino è stato anche lo spartiacque per il ruolo e la struttura dei servizi di intelligence (il termine “servizi segreti” è improprio ed originato da una battuta di Giulio Andreotti) dei paesi, anche di quelli italiani, la cui storia e le prospettive future sono l’oggetto del libro di Antonella Colonna Vilasi, giornalista (Panorama tra le testate), ricercatrice ed esperta di relazioni internazionali, si è passati ad uno scenario globalizzato, in cui la definizione dei ruoli di “amico” e “nemico” vale solo per il “qui ed ora”, come ad esempio il rapporto tra il Presidente Francese Sarkozy e l’ex leader libico Gheddafi.

Si è discusso poi sul legame tra i servizi di intelligence ed il potere politico, che ad ogni cambio di maggioranza procede ad un ricambio dei vertici dei servizi, provocando così enormi inefficienze nelle strutture.

Non è mancato poi un riferimento alla più stretta attualità, agli scenari internazionali, dalla Libia, alla Siria, a Gaza, dove probabilmente le strutture di intelligence hanno prodotto valutazioni errate oppure probabilmente non sono state prese in opportuna considerazione dalla Casa Bianca e da Downing Street.

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