Non sono bastati quattro solleciti al Genio Civile, di cui l’ultimo di venerdì 9 ottobre, per iniziare a vedere un segno di attività, delle tante che sarebbero necessarie: cavatura delle vasche, pulizia degli alvei e dei canali, controllo delle acque reflue abusivamente immesse in queste vie dedicate esclusivamente alle acque piovane, pulizia delle griglie da cui si evince che, nonostante una diffida, il Comune di Marano continua a nicchiare sui controlli che gli abbiamo chiesto di fare.
Quello che preoccupa non è il temporaneo allagamento di alcune zone più critiche, che stiamo risolvendo con i nostri bobcat per il ripristino del fondo stradale, come manutenzione ordinaria delle strade, senza alcuna somma urgenza. Quello che ci preme risolvere per Quarto è la sua normalizzazione con la rimozione di quei fattori che ne fanno un territorio a rischio idrogeologico.
Visto che il problema è atavico e le richieste di intervento si sono alternate in questi ultimi anni da parte di diverse amministrazioni, ma senza esito e lasciando una situazione immutata, ci è stato chiesto il motivo per il quale questa volta ci aspettiamo di fare progressi. La risposta è una e forte: perché c’è una volontà politica più forte, che oltre alla cavautura di tre vasche che stiamo portando avanti a spron battuto per non perdere i finanziamenti europei in scadenza al 31 dicembre 2015, vuole riportare legalità e serenità alla nostra cittadina che non merita di essere snobbata da più di venti anni.
Rosa Capuozzo