Marino, game over, si dimettono 25 consiglieri comunali.

Roma: Marino cita Allende, non mi sento un martireOre contate per Ignazio Marino. I Dem hanno raggunto quota 25 consiglieri che, di fronte a un notaio hanno firmato le proprie dimissioni. Si tratta della ‘quota’ necessaria per far sciogliere giunta e consiglio ed evitare il redde rationem dell’Aula.

Intanto in mattinata la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati per il sindaco nell’inchiesta sugli scontrini.

E alcuni supporter del sindaco Ignazio Marino sono arrivati in Campidoglio. “Marino sindaco. Noi siamo gli anticorpi di Roma”, recita un cartello esposto. “Io sto con Marino”, si legge sulla maglietta di una ragazza. “La democrazia è morta – spiegano due manifestanti – e le responsabilità più gravi sono del Pd di Renzi”.

Dimissioni di massa firmate. Nella sede dei gruppi consiliari in via del Tritone 25 consiglieri comunali hanno firmato, davanti al notaio, le loro dimissioni. Una volta protocollate in Campidoglio verrà sciolto il consiglio comunale e decadrà il sindaco di Roma Ignazio Marino.

“Ho dato la mia lealtà ad un bugiardo. Vergogna‬”: così il senatore del Pd ed ex assessore ai Trasporti di Roma Stefano Esposito commenta su Twitter la notizia di Ignazio Marino indagato.

“Roma ha bisogno di un’amministrazione, della guida che merita, perché è una città che merita moltissimo, specialmente in vista del Giubileo che è alle porte. Ci auguriamo che Roma possa procedere a testa alta e con grande efficienza”, ha detto il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei.

Fonti vicine al segretario del Pd Matteo Renzi smentiscono le ricostruzioni di alcuni organi di informazione secondo le quali Renzi avrebbe posizioni divergenti sulla vicenda capitolina da quelle del presidente del partito e commissario romano Matteo Orfini. “Si tratta – affermano – di ricostruzioni infondate dal momento che c’è tra i due piena sintonia e unità di intenti su Roma”. (ANSA)