Paradox Transformations, finissage della mostra di Rudolf Polanszky sabato 20 alla Fondazione Mondragone.

Rudolf Polanszky
Paradox Transformations
a cura di Francesco Stocchi
Fondazione Mondragone
Piazzetta Mondragone 18, Napoli
Progetto XXI ed. 2015
in collaborazione con Fondazione Morra Greco, Napoli

Finissage in presenza dell’artista: sabato 20 febbraio 2016, ore 11:30 la mostra Paradox Transformations di Rudolf Polanszky (Vienna, 1951), prima mostra personale dedicata all’artista austriaco in Italia, realizzata nell’ambito di PROGETTO XXI ed. 2015 dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee in collaborazione con la Fondazione Morra Greco, è stata ospitata, dal 15 dicembre 2015 al 20 febbraio 2016, presso la sede della Fondazione Mondragone di Napoli, Istituto di Alta Cultura e Organismo di Formazione e di Orientamento della Regione Campania, Museo del Tessile e dell’Abbigliamento “Elena Aldobrandini”.

Sabato 20 febbraio alle ore 11.30 presso Fondazione Mondragone (Piazzetta Mondragone 18, Napoli) si terrà il finissage, in presenza dell’artista con il curatore della mostra, Francesco Stocchi, di Pierpaolo Forte, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Andrea Viliani, direttore del museo MADRE, Maurizio Morra Greco, presidente della Fondazione Morra Greco e Raffaele Balsamo, commissario straordinario Fondazione Mondragone.

Nei due mesi di esposizione sono state presentate in mostra una ventina di opere su tela e scultoree, realizzate tra gli anni Novanta e il 2015: ogni opera prende forma nell’atto fisico della creazione, esplorando la relazione tra l’astrazione e lo spazio dell’agire umano. Interessato alla ricerca spaziale degli anni Sessanta, e testimone dell’esperienza dell’Azionismo Viennese nella sua attitudine più gestuale ed immediata, Polanszky sviluppa un linguaggio intimo, anche consapevolmente criptico, dando ai suoi gesti forma e tempo dissociativi, a partire dall’impiego di materiali di scarto.

L’approccio dell’artista si compie nel tentativo di analizzare gli elementi fondamentali del linguaggio creativo: spazio, luce, colore, ritmo. Intendendo la pratica creativa come genuina espressione cognitiva, il non-sapere intellettuale genera il fare artistico che diviene un tentativo per conoscere l’incognito. Le sculture dell’artista, in particolare, si compongo di una serie di elementi ricorrenti, come acciaio, legno, plexiglass, piume, schiuma, colori, riflessi, precarietà, memoria.

Uniti fra loro, questi elementi tracciano la forma del vuoto, espressa in una idiosincrasia verso la gravità. La stessa tensione si ritrova nelle opere su tela dell’artista, veri e propri bassorilievi che esaltano le proprietà dei materiali. Il lavoro e le intenzioni dell’artista si evolvono, così, insieme con la ricerca concettuale, concentrata sullo statuto dell’opera d’arte, la sua definizione e la sua percezione.

Mantenendo come orizzonte il pensiero sullo spazio, Polanszky manipola in questo modo la materia fino ad arrivare al vuoto, fino a preferire i processi alle forme, le idee alle realizzazioni, la vista al tatto, il vuoto, il silenzio, l’assenza. Ogni opera è a sua volta una metafora, un mito condensato, una stratificazione di esperienze e simboli investiti della sua stessa interiorità.

Rudolf Polanszky (Vienna, 1951) vive e lavora a Vienna. Mostre personali (selezione): Rudolf Polanszky. Translineare Strukturen, Zeit Kunst Niederösterreich, Dominikanerkirche, Krems (2015); Paradoxe Transformationen, Galerie Andreas Huber, Vienna (2013); Rudolf Polanszky: Frühe konzeptuelle Zeichnungen 1983-1985 und neue Arbeiten 2011-2012, Galerie Konzett, Vienna (2012); Rudolf Polanszky, Ancient & Modern, Londra (2010); Rudolf Polanszky: HYPERBOLISCHE RÄUME, Galerie Konzett, Vienna (2010); Transaggregate Strukturen, Galerie Konzett, Vienna (2009); Rudolf Polanszky, Galerie Hohenlohe, Vienna (2005). Mostre collettive (selezione): Franz Graf. Siehe was dich sieht, 21er Haus, Österreichische Galerie Belvedere, Vienna (2014); POLARITY AND RESONANCE. Inside the Lenikus Collection, Lenikus Collection, Vienna (2014); Bildbaumeister, Parallel Vienna (2014); Bildbaumeister. extended, CasaRoja Temporäre Halle für Kunst, Linz (2014); Kulturpreisträger Niederösterreich 2013, Stadtmuseum St. Pölten (2013); “DYALOG”: Art from Vienna, Contemporary Istanbul Material Conceptualism – The Comfort of Things, Aanant & Zoo, Berlino (2013); A Tribute to Franz West, (cur. by Anton Herzl), Galerie Konzett, Vienna (2013); The Silence, A Fiction, (a cura di Simone Menegoi), NMNM Nouveau Muséee National de Monaco, Monaco, (2013); Look with all your eyes, look, Frith Street Gallery, Londra (2011); Living und Working in Wien III, Kunsthalle Vienna (2011); Nitsch. Vorbilder, Zeitgenossen, Lehre, Künstlerhaus, Vienna (2011); Until the End of the World, AMP, Atene (2011) Iberische Kunst und Garteneröffnung, Werkstatt Kollerschlag (2011).
Fondazione Mondragone
Piazzetta Mondragone 18, Napoli
Orari di apertura: lunedì-venerdì dalle ore 10:30 alle ore 17:00 / sabato dalle ore 10:30 alle ore 13:00 /
domenica chiuso
info: 081 4238368
www.fondazionemondragone.it
www.fondazionemorragreco.com

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