Pirandello va in scena nel sottosuolo della Galleria Borbonica sabato 5.

“Quando un attore recita nei luoghi più belli del patrimonio culturale del proprio Paese sente quasi il dovere di doverselo meritare”. Le parole dell’attore irpino Daniele Acerra sono la sintesi perfetta della missione culturale degli spettacoli de “Il Demiurgo”, un gruppo di attori specializzati nella valorizzazione dei siti culturali attraverso la narrazione teatrale. Dalle Grotte di Pertosa alla Villa d’Ayala di Valva, sono stati già numerosi i luoghi più suggestivi della Campania divenuti scenario teatrale grazie al lavoro de “Il Demiurgo”.

Prossima tappa sabato 5 Marzo alla Galleria Borbonica di Napoli con lo spettacolo “Cose dell’altro mondo”, un omaggio al teatro di Pirandello, in particolare al suo “I giganti della montagna”.

Lo spettacolo, che avrà una doppia replica alle 19.30 e alle 21.30 (info e prenotazioni sul sito web www.ildemiurgo.it), come anticipa il fondatore de “Il Demiurgo”, Franco Nappi, “è una critica alla manipolazione che il potere attua sulla cultura e sulla società e presenta al pubblico la rappresentazione di due diversi modelli di vita: quello di coloro che hanno scelto di vivere nell’allucinazione del sogno e quello di chi continua per la sua strada, a dispetto della realtà avversa”.

L’idea di questo inedito testo teatrale, come spiega la regista Lilith Petillo “nasce dall’esigenza di raccontare attraverso una fiaba, anche misteriosa, il rapporto tra potere e cultura”.

La chiave narrativa è rappresentata dalle disavventure di due gruppi diversi di personaggi, uno formato da una compagnia di attori e l’altro formato da personaggi un po’ stravaganti, i cosiddetti “scalognati”, che vivono in un mondo molto particolare, quasi da rifugiati. “Gli scalognati – anticipa la regista – hanno una visione dell’arte e del teatro completamente opposta a quella della compagnia di attori, una visione intransitiva dell’arte e del teatro, di chi l’arte la vuole tenere nel suo piccolo mondo perché sa che all’esterno non verrà mai capita, mentre la compagnia di attori sente l’esigenza di comunicare al pubblico la propria arte e fare in modo che possa essere capita e accettata.

Una missione che lo spettacolo mostrerà essere decisamente ardua perché entrambi i gruppi verranno schiacciati quasi da quei giganti che Pirandello chiamava “I giganti della montagna”, e che, nella metafora teatrale, rappresentano il potere che schiaccia l’arte per confinarla in una nicchia riservata a pochi eletti”.

Lo spettacolo, costruito in una chiave originale e leggera, alterna tre diversi registri, drammatico, comico e poetico, inserendoli in una dimensione di leggerezza e delicatezza che caratterizza l’allestimento scenografico realizzato ad hoc per lo scenario del sottosuolo della Galleria Borbonica.

“La Galleria Borbonica non è solo una suggestiva galleria storica da visitare – spiega Marco Minin, cofondatore della Galleria – ma rappresenta ormai in maniera consolidata un grande spazio culturale vivo ed aperto, in cui i tanti giovani di talento della città possono avere l’occasione di realizzare progetti teatrali, musicali ed artistici di vario genere per dare l’opportunità ai tanti visitatori italiani e stranieri di fruire anche in maniera diversa ed interattiva delle bellezze del sottosuolo napoletano”.

Il percorso museale sotterraneo della Galleria Borbonica

La Galleria Borbonica è il più affascinante percorso del circuito della Napoli Sotterranea e rappresenta il vanto dell’ingegneria civile borbonica in sotterraneo. All’interno della Galleria sono stati rinvenuti numerosi veicoli e motoveicoli degli anni ’40, ’50 e ’60 oltre a statue e residuati della seconda guerra mondiale che sono visibili durante le visite guidate. La Galleria offre un “Percorso Standard”, che consente di passeggiare all’interno della Galleria, nei settori del ricovero bellico e nelle cisterne dell’acquedotto, un “Percorso Avventura” che consente di ammirare pregevoli cisterne del ‘500 e del ‘600 e di navigare su una zattera all’interno di una galleria della metropolitana abbandonata ed invasa dall’acqua, e un “Percorso Speleo” che consente di addentrarsi, dotati di tute, caschi e luci, nei cunicoli e nelle cisterne dell’acquedotto alla ricerca di simboli realizzati nel tufo e di volare con una teleferica all’interno di un’enorme cisterna seicentesca. Un percorso speciale è quello della “Via delle Memorie”, un viaggio suggestivo nelle cave e nelle cisterne del Palazzo Serra di Cassano. Tutti i percorsi sono stati preparati garantendo standard di sicurezza elevati all’interno di ambienti caratterizzati dai minori tassi di umidità e maggiore temperatura tra tutti i percorsi visitabili a Napoli. Anche per questo l’ambiente diventa perfetto per la realizzazione di concerti e spettacoli teatrali.

Attualmente la Galleria Borbonica è l’unica cavità del circuito della Napoli sotterranea con due accessi attivi di cui uno a raso che consente le visite anche a portatori di handicap o con difficoltà motorie.

Info e Prenotazioni:

Tel. 331-3169215

Mail: info@ildemiurgo.it  – www.ildemiurgo.it