Tribunale di Napoli, il Coisp: assurdo lavorare così.

Spari tribunale: lunghe file a palazzo di Giustizia a NapoliIn seguito ai fatti occorsi a Milano i servizi di controllo preventivo presso la sede del Tribunale di Napoli si sono intensificati creando, di conseguenza, serio rallentamento alle attività ad essi connessi.

Stamane, però, presso la sede del Tribunale di Napoli si è giunti al colmo quando gli avvocati partenopei, costretti a sottoporsi alle nuove regolamentazioni d’accesso, hanno posto in essere una vera e propria rivolta che ha prodotto feriti tra le Forze dell’Ordine e denunce a carico di due avvocati.

“Questo stato delle cose – asserisce Giulio Catuogno, Segretario Generale Provinciale del Sindacato Indipendente di Polizia Co.I.S.P. – invece di avvalorare la giusta direttiva di effettuare controllo anche agli stessi appartenenti all’Ordine degli Avvocati, non esenti ai giusti controlli di legge, ha condotto il Procuratore Generale della Repubblica di Napoli a fare un passo indietro, riconducendo l’ingresso degli Avvocati alla sola esibizione del tesserino senza passaggio al metal detector: quella stessa semplice esibizione che, a Milano, ha prodotto una strage!”.

“Questa decisione – non esita Catuogno – mi lascia pensare, senza alcuna offesa, che la legge non possa mai essere uguale per tutti se, proprio laddove dovrebbe garantirsi il rispetto della legalità, qualcuno tenta, riuscendoci, di evitare i controlli a tutela della pubblica incolumità”.

“Ed è assurdo che – continua Catuogno – per poche moine posta in atto da acclarati difensori della legge un Procuratore Generale, garante assoluto di giustizia sul territorio, si prostri e receda da sue stesse disposizioni”.

“Ancora una volta – sostiene il Segretario Generale Provinciale Catuogno – a pagarne le pene sono gli operatori delle Forze dell’Ordine che, oltre a restar feriti, sono stati gli unici a subire gli attacchi di cittadini poco avvezzi ai controlli e poco propensi alla cooperazione con la sicurezza in una città dove la legge non è uguale per tutti!!!”

Rincara la dose il Segretario nazionale del Coisp Franco Maccari:

“La notizia di quanto accaduto al Tribunale di Napoli, così come riportata dai media, non solo lascia basiti, ma scatena vera e profonda rabbia, e sconcerto perché certa gente a violenza risponde con violenza, al lavoro altrui risponde con le recriminazioni ed assoluta mancanza di rispetto, a qualsiasi cosa replica con l’aggressione alle Forze dell’Ordine. Quanto avvenuto è una vergogna intollerabile, e certe persone violente e stupide non possono che definirsi buoi inferociti. Ma come diavolo è possibile che ieri qualcuno si è azzardato ad insinuare il dubbio che le Forze dell’Ordine abbiano avuto una qualche responsabilità di quanto avvenuto al Palazzo di Giustizia di Milano per una presunta carenza di controlli, e oggi che i controlli sono stati aumentati si infierisce sugli Agenti perché i signori avvocati incravattati hanno fretta di entrare? Ma questa è pura follia”.

E’ inferocito Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la notizia che questa mattina a Napoli si sono vissuti forti momenti di tensione a Palazzo di Giustizia per i disagi provocati dalle nuove disposizioni in materia di sicurezza introdotte a seguito del grave fatto di sangue avvenuto a Milano il 9 aprile, che rallentano l’accesso al Tribunale. Un gruppo di avvocati – secondo quanto riportato dai media – ha prima bloccato via Grimaldi, dove vi è uno dei tre accessi al Palazzo di Giustizia, poi ha tentato di sfondare il varco d’ingresso protetto da una vetrata, che si è infranta ferendo quattro Agenti, due della Polizia di Stato e due della Penitenziaria, che hanno dovuto essere medicati in ospedale.

“Questa è l’Italia – afferma sempre più indignato Maccari -. L’Italia dell’ipocrisia, del menefreghismo, del pressappochismo, della strafottenza, del ‘lei non sa chi sono io’, del ‘quei cretini in divisa sbagliano in ogni caso’, della ricerca continua di qualcuno con cui prendersela, e quel qualcuno siamo sempre noi. Ma adesso basta. Così non si può andare avanti. Finchè non si smetterà di pensare che le regole servono ma si applicano solo agli altri, che tutto è discutibile, tutto è derogabile, che ognuno può fare come accidenti gli pare, e che noi che lavoriamo per garantire il rispetto delle norme siamo solo un fastidio da scacciare come si fa con le zanzare, o bestie da macellare come capri espiatori quando qualcosa va storto, tutti i nostri sacrifici saranno vanificati. Garantire la sicurezza così è impossibile, perché oltre che con la delinquenza ci scontriamo con una mentalità che rigetta completamente il senso stesso della nostra esistenza e dell’esistenza di regole e leggi. Una mentalità avallata da comportamenti irresponsabili e lascivi di governanti e politici, una mentalità che spadroneggia pericolosamente in ogni strato della società, a tutti i livelli”. “Massima solidarietà ai colleghi feriti – conclude Maccari -. Vittime del vigliacco, schifoso e bovino modo di atteggiarsi di chi pensa di essere il solo e l’unico ad avere bisogni ed aspettative e pretese che devono essere soddisfatte sempre e ad ogni costo, anche se quel costo è mandare quattro Agenti in ospedale”

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