Bonifiche mai effettuate, sequestrata discarica di Pianura.

Pianura, Napoli, 2017. La Discarica di Contrada Pisani, interessata in passato da sversamenti abusivi di rifiuti tossici e nocivi (fanghi speciali, tonnellate di amianto, pezzi di terreno inquinato con gasolio, rifiuti ospedalieri e chimici). Quasi tutti provenienti, secondo alcuni atti acquisiti dalla Procura di Napoli, da numerose aziende del Nord che pagavano e registravano regolarmente quei viaggi per liberarsi di fastidiose "scorie".

Si sarebbe potuto smaltire in appena quattro anni il percolato presente nella discarica del quartiere Pianura di Napoli, nei decenni passati al centro di innumerevoli e aspre polemiche, se l’azienda delegata avesse rispettato le disposizioni prefettizie del 30 gennaio 1996.

E, invece, quel liquido nauseabondo, che si forma a causa delle infiltrazioni d’acqua nella massa dei rifiuti è ancora presente ed ha creato gravi danni.

La Procura di Napoli  (la V sezione, competente per il contrasto ai reati ambientali, coordinata dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli) ha chiesto e ottenuto dal gip Maria Luisa Miranda il sequestro della discaria gestita dalla società Di.Fra.Bi., un’area a cavallo tra Napoli e la vicina Pozzuoli.

Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri del Noe.

Le persone iscritte nel registro degli indagati sono l’amministratore unico della società che ha ricoperto l’incarico tra il 10 giugno 1996 e il 26 luglio 2004, colui che ha assunto la stessa carica dal 12 marzo 2018 ad oggi e il liquidatore e procuratore (che ha svolto entrambe le funzioni dal 4 luglio 2011 al 15 giugno 2016).

I reati contestati, a vario titolo, sono omessa bonifica e inquinamento e disastro ambientale. (ANSA).