Gas nocivi a Pozzuoli, Pedicini: “Chiesto all’Ue di fare chiarezza”.

“Se la Regione Campania non intende dare seguito alle preoccupazioni espresse dai cittadini e dalla comunità scientifica sull’impianto geotermico di via Antiniana a Pozzuoli, è bene allora che la Commissione europea intervenga al più presto per fare chiarezza. È quanto ho chiesto in un’interrogazione alle autorità europee, insieme alla consigliera regionale Maria Muscarà” così in una nota l’eurodeputato Piernicola Pedicini, esponente del Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale.

“A Pozzuoli, la Regione Campania ha autorizzato un progetto pilota per un impianto geotermico proposto dalla società Geoelectric, sebbene numerosi studiosi, amministratori e cittadini ritengano che l’impianto sia incompatibile con un’area altamente urbanizzata, ad alto rischio vulcanico e sismico, nonché di emissioni potenzialmente nocive. Lo scorso anno l’impianto ha fatto registrare una fuoriuscita di gas che ha costretto le autorità pubbliche locali a bloccare la sperimentazione, ma le esalazioni di sostanze nocive non cessano, e tutt’ora la nube invade l’area. Nonostante ciò, la Regione Campania ha però recentemente manifestato l’intenzione di riattivare la sperimentazione, ignorando gli eventi dello scorso anno. L’Ue deve stabilire se questo tipo di sperimentazioni, in un’area geologicamente delicata come quella dei Campi Flegrei, non violi il principio di precauzione, che impone la sospensione di attività laddove non si sia certi degli effetti sulla salute. Inoltre, essendo il progetto finanziato con fondi FESR rivolti alla ricerca e l’innovazione, la Commissione europea deve dire se l’impianto in questione sia incompatibile con gli obiettivi dell’UE di contenimento della CO2 al 2030 e se intende indurre le autorità nazionali competenti a mettere in sicurezza il sito di Pozzuoli. Se la Regione Campania non è disposta ad ascoltare i pareri di studiosi, amministratori e cittadini, è giusto che sia l’Europa a ristabilire le priorità”, conclude l’eurodeputato.