Licola, interrogazione al ministro Costa di Cirielli (FdI).

“Ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulla grave emergenza ambientale che, ormai da tempo, attanaglia il territorio di Licola di Napoli (località situata tra i comuni di Giugliano in Campania e Pozzuoli), dove sembra che, a causa di un furto ai danni della centrale di sollevamento, per molti giorni ci sarebbe stato lo sversamento di liquami nello specchio d’acqua antistante la costa flegreo – domitia, nel comune di Giugliano”.

Lo annuncia il Questore della Camera Edmondo Cirielli (FdI) che, sulla questione, è stato sollecitato dal commissario di FdI Maurizio Orsi e dal dirigente di FdI di Pozzuoli Antonio Maione.

  “La situazione è davvero preoccupante – sottolinea Cirielli – visto che, fonti giornalistiche, sostengono che, proprio a seguito del furto dei cavi di rame della centrale di sollevamento avvenuto il 31 dicembre scorso, i reflui non sarebbero confluiti nei depuratori bensì sarebbero finiti direttamente in mare, attraverso il Canale Abruzzese, causando gravissimi danni ambientali e igienico-sanitari aggravati. L’intervento tardivo della Regione (proprietaria della centrale di sollevamento) sulla pompa di sollevamento costituirebbe unicamente una risoluzione temporanea. Per questo sarebbe opportuno dotare la centrale di una adeguato sistema di videosorveglianza per evitare futuri atti vandalici e prevedere opportuni programmi di manutenzione preventiva e un monitoraggio continuo dell’area.  Questo – attacca il deputato campano di Fratelli d’Italia – è l’ennesimo esempio della mala gestione della Regione a guida De Luca che, in questi cinque anni,  è stata incapace di risolvere anche l’emergenza ambientale che, da anni ormai, affligge i cittadini campani. Attendo una risposta dal ministro Costa per sapere quali iniziative urgenti intende adottare per fronteggiare il pericolo igienicosanitario del territorio ed accertare eventuali inadempienze e responsabilità per punire, secondo quanto previsto dalla legge, gli eventuali responsabili istituzionali e/o terzi operativi che avrebbero dovuto vigilare sullo scempio che da anni vive il territorio di Licola” conclude Cirielli .