Rifiuti in mare, il vertice a Castel dell’Ovo.

"Grazie al lavoro dei nostri volontari, il mare e le coste di Lampedusa respirano di più". Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, dopo la giornata di ieri dedicata - grazie all'impegno dei volontari dell'isola, dei diving, dei centri specializzati e dei responsabili dell'Area Marina Protetta delle Isole Pelagie - alla raccolta di plastiche e rifiuti dai fondali e dalla costa. ANSA/FRANCESCO NUCCIO

Riduzione dei rifiuti marini, economia blu, tutela della biodiversità e delle aree marine protette, contenimento dei cambiamenti climatici: sono alcuni dei temi al centro dei negoziati in corso in queste ore a Napoli, nelle sale del Castel dell’Ovo, tra le delegazioni di 20 Stati del Mediterraneo (Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Libia, Malta, Monaco, Montenegro, Marocco, Slovenia, Spagna, Siria, Tunisia, Turchia) e dell’Ue, nell’ambito della conferenza Cop 21.

I Paesi firmatari della Convenzione di Barcellona hanno deciso di incontrarsi a Napoli per riesaminare i progressi e adottare misure urgenti per proteggere gli ecosistemi mediterranei. Il Mediterraneo rappresenta solo l’1% della superficie oceanica ma ospita fino al 18% delle specie marine conosciute e presenta una delle più alte concentrazioni di rifiuti: oltre 100.000 articoli in microplastica e fino a 64 milioni di particelle di rifiuti galleggianti per ogni chilometro quadrato. (ANSA)