Caravaggio, Vittorio Sgarbi racconta il grande dell’arte italiana giovedì 4 al Teatro Augusteo.

Vittorio Sgarbi farà conoscere alla città partenope la contemporaneità di Caravaggio con il suo spettacolo ormai giunto a numerose  repliche.

Il Teatro Augusteo il 4 aprile alle ore 21, alzerà il sipario sulla grande storia dell’arte facendo luce su quelle ombre che sono la firma stessa del grande maestro della narrazione pittorica. La voce di Vittorio Sgarbi ci guiderà in un viaggio parallelo tra emozioni e paure di un uomo, di un artista, celate fra le sue tele. Frammenti di vita così attuali da appartenere a tutti noi.

La scoperta del pittore lombardo partirà dal ‘900 fondendosi alle note della musica di Valentino Corvino sino ad imprimersi sulle immagini delle sue opere più rappresentative, curate dal visual artist Tommaso Arosio.

I biglietti sono disponibili al Teatro Augusteo e su ticketone.it

C A R A V A G G I O

Uno spettacolo di e con

VITTORIO SGARBI

Musiche composte da Valentino Corvino violino, elettronica

Immagini elaborate da Tommaso Arosio scenografia e video

Regia e luci Angelo Generali

 

“Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio.”

(Vittorio Sgarbi)

 

Vittorio Sgarbi ci condurrà, attraverso la vita e la pittura rivoluzionaria di Michelangelo Merisi, in uno spettacolo teatrale arricchito dalla musica di Valentino Corvino, e dalle immagini delle opere più rappresentative del pittore lombardo curate dal visual artist Tommaso Arosio. La regia è di Angelo Generali.