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Si è svolto il 26 settembre al Parco Archeologico di Ercolano il Meeting sulla fruizione del patrimonio culturale per l’identità europea, ne hanno discusso il Direttore del Parco Francesco Sirano con i deputati europei del Partito Popolare Europeo (PPE) a Napoli per gli Study Days.
Si tiene all’ombra del Vesuvio, all’interno della cornice di Palazzo Reale di Napoli il vertice dei leader nazionali ed europei dal 24 settembre per tre giorni fino al 27 settembre, giornate di gruppo di studio e l’università estiva del Ppe.
Gli europarlamentari, dopo un sopralluogo nel Parco per visitare i luoghi più significativi legati al tema da trattare hanno poi approfondito le tematiche della manutenzione, della valorizzazione e della fruizione del patrimonio archeologico ercolanense, intriso di valori identitari nella propria storia.
Ercolano è stata individuata perché ideale laboratorio a cielo aperto non solo per la gestione sostenibile della conservazione, ma anche per il profondo e incisivo lavoro con la comunità locale.
Inoltre il Parco di Ercolano è oramai da decenni un caso studio per il partenariato pubblico privato con l’ente filantropico americano senza scopo di lucro Packard Humanities Institute, che affianca e accompagna il sito archeologico dal 2001 con particolare attenzione ad elaborare insieme all’Ente pubblico strategie sostenibili e durature, secondo un approccio potenzialmente replicabile anche in altri casi-.
“Siamo fieri di ospitare europarlamentari provenienti da diversi paesi d’Europa – dichiara il Direttore Sirano – perché riteniamo utile e ricco di possibili benefici illustrare l’esempio di Ercolano per mostrare come un sito UNESCO possa concretamente contribuire ad innalzare i livelli qualitativi della vita e delle attività socio economiche di una città moderna che, in un passato non troppo remoto, è stata preda della criminalità organizzata soffrendo di gravi conseguenze socio economiche che hanno ipotecato per decenni la possibilità di sviluppo sociale ed economico pur in presenza di tante favorevoli condizioni ambientali e storiche. Srtiamo ora raccogliendo i frutti di una strategia iniziata oltre venti anni fa con il fondamentale affiancamento da parte del Packard Humanities Institute. Un afincamento che è stato sempre discreto, di rafforzamento delle capacità di gestione e di valorizzazione delle professionalità italiane e locali. “