Amianto, Autorità Portuale condannata a risarcimento

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L’Autorità Portuale (oggi Autorità del Sistema del mar Tirreno Centrale), dopo un giudizio incardinato al Tribunale di Napoli (sezione Lavoro) e durato due anni, è stata condannata ad un risarcimento pari ad 1,2 milioni di euro nei confronti degli eredi di T.G ., ex operaio deceduto per adenocarcinoma polmonare in seguito ad esposizione ad amianto. L’uomo è morto a soli 69 anni, a novembre del 2020.

Il lavoratore si occupava della messa a punto, manutenzione ordinaria e straordinaria dei motori delle motobarche “Albatros” e “Pellicano”, nonchè della manutenzione in rimessaggio operando lavori di saldatura, provvedendo altresì al trattamento delle motobarche con antivegetativo e alla verniciatura integrale degli scafi.

Le motobarche sulle quali aveva navigato avevano tutte il motore diesel di vecchia generazione e provvedeva al controllo del livello del gasolio (facendo anche il calcolo del consumo previsto per la navigazione); al controllo del livello dell’olio , al controllo della presa a mare dell’impianto di raffreddamento, al controllo della batteria motore attaccata e alla carica per l’accensione, all’aerazione forzata del vano motore e all’eventuale pre-riscaldamento delle “candelette” , soprattutto in inverno.


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