La Nuvola Lavazza arriva sul grande schermo

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Fortemente voluto dalla quarta generazione della famiglia Lavazza, rappresenta oggi un ambizioso progetto di architettura sociale che va oltre il semplice ripensamento di un headquarter: è uno spazio che racconta l’identità del Gruppo, custodisce la memoria del suo passato, reinterpreta il presente e disegna il proprio futuro.

Perché la Nuvola Lavazza è oggi un ecosistema dinamico e aperto alla città, dove relazioni, cultura, ricerca, innovazione e memoria si intrecciano.

Realizzato da Muse Factory of Projects, il film — ideato da Virginio Briatore e Francesca Molteni, con la regia di Luca Caon — è il frutto di un anno di riprese, articolato in otto capitoli per una durata complessiva di 52 minuti.

Il nostro obiettivo – spiega Francesca Molteni – è raccontare l’architettura attraverso il linguaggio del cinema, rendendola accessibile e coinvolgente per un pubblico ampio. Un approccio innovativo, scientifico ma divulgativo, che ci ha portati fino alla programmazione su canali televisivi nazionali e internazionali.

È la voce del progettista, Cino Zucchi, a guidare questo viaggio inedito alla scoperta di Nuvola. Un percorso che si snoda tra i diversi ambienti di quello che è stato per tantissimi anni un gigantesco recinto chiuso, impermeabile e misterioso, di recente restituito alla comunità e divenuto fulcro e perno attorno al quale un’intera area di Torino oggi si confronta.

Nel film si alternano infatti le voci degli abitanti del quartiere Aurora, dei negozianti, dei collaboratori Lavazza, e poi ci sono i visitatori, gli chef, gli archeologi, gli studenti in visita, gli artisti, i giardinieri e gli altri “compagni di viaggio”. Tutti testimoni dell’interazione tra l’edificio e la città, tra il lavoro e il tempo libero, tra la storia e l’innovazione.

Dal museo alla basilica paleocristiana, dal Bistrot al teatro, dal ristorante stellato alla piazza-giardino, passando per gli uffici affacciati sul quartiere: ogni spazio del quartier generale Lavazza contribuisce, nel film, a comporre un mosaico corale e visivo di testimonianze.

Un racconto scandito dal ritmo delle stagioni, modulato dalla luce che trasforma gli interni e plasma le facciate, accompagnato dalle voci di chi la Nuvola la vive, la attraversa e la anima quotidianamente.

Gli spazi di Nuvola sono i veri protagonisti del film – commenta Francesca Molteni – in una narrazione che propone le architetture e le loro interazioni con i flussi di luce, persone e città. Ogni momento del giorno e delle stagioni restituisce nuove sfumature espressive.

L’anteprima italiana sarà venerdì 10 ottobre alle 19.00 a Napoli ad Artecinema, il Festival internazionale di film sull’arte contemporanea, che festeggia 30 anni.

Dopo Napoli, il 19 ottobre il film farà tappa a Utopian Hours, il festival di Torino dedicato alla rigenerazione urbana.

A seguire, appuntamento il 14 novembre al MADE Film Festival di Bergamo: il film sarà proiettato in occasione del MADE Talk “Impresa in scena”.

La Nuvola, pensata e realizzata in continuità con il quartiere Aurora, è stata concepita come uno spazio multiforme, aperto e proiettato verso il futuro.

Il film, in una perfetta alternanza tra immagini e parole, è accompagnato dalla voce narrante di Cino Zucchi che conduce gli spettatori in un viaggio: attraversa l’atrio dell’azienda e il giardino, si affaccia sul grande “occhio” che emerge dal suolo svelando i resti della basilica paleocristiana, costeggia i nuovi portici ispirati alla tradizione torinese ed entra negli uffici, passando dal Museo Lavazza, svelando dettagli inediti sull’architettura e aneddoti legati agli usi e costumi del rituale del caffè.

Entra nelle cucine e si muove tra i tavoli del ristorante stellato e del Bistrot, raccontati con le parole degli chef Ferran Adrià e Federico Zanasi, testimonia il significato profondo dell’intervento attraverso la voce della famiglia Lavazza, per poi farsi sinfonia visiva e sonora all’interno della Centrale: un grande spazio eventi di 4.500 mq, nato dal recupero di una ex centrale elettrica dismessa, oggi riconvertita in luogo pulsante di arte e cultura e divenuta fonte di nuove energie per la città.

Col film Nuvola, l’architettura diventa racconto ed esperienza. La pellicola non solo documenta uno spazio, ma restituisce al grande pubblico la vitalità di un luogo che ha saputo trasformarsi e trasformare il quartiere che lo circonda, confermandosi come testimonianza concreta del ruolo cruciale dell’architettura nei processi di rigenerazione urbana e nella creazione di nuove centralità culturali nelle città.

Per Cino Zucchi “Nuvola è un luogo unitario, attraversato da pubblici diversi. Quartiere locale a dimensione internazionale. Il mix di funzioni è una ricchezza, riprende in piccolo la città.

In poco meno di un’ora, il pubblico viene guidato in un universo di luce, materia, memoria e relazioni, attraversando un caleidoscopio di testimonianze per scoprire la complessità e la bellezza di un luogo che oggi è patrimonio di un’intera comunità.

Il film realizzato da Muse Factory of Projects è un racconto di un’idea di città aperta e vivibile, un viaggio nel cuore di un’architettura che è cardine del cambiamento e motore di processi virtuosi, capace di generare nuova vita urbana.


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