Lo Spazio Criscito al Borgo Sant’Antonio Abate

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Lo hanno chiamato Spazio Criscito, prendendo spunto dal lievito madre, un po’ in omaggio alla panetteria che un tempo aveva sede in quei locali, ma soprattutto perché le attività che ospiterà hanno lo scopo di far fermentare il capitale sociale della zona. Ad inaugurarlo, mercoledì mattina al civico 10 di piazza Sant’Anna a Capuana, è stato il sindaco Gaetano Manfredi. Il progetto è nato da un’idea dell’associazione IF-ImparareFare ETS che, da tempo, ha deciso di concentrare la sua azione nel Borgo di Sant’Antonio Abate e dintorni.

Spazio Criscito è un presidio educativo di prossimità. Le attività sono rivolte prevalentemente a bambini e ragazzi tra gli 8 e i 13 anni. Con l’educativa di strada, già avviata all’inizio di quest’anno, si realizza un percorso di avvicinamento ai gruppi informali di bambini e preadolescenti della zona, che diventano destinatari di interventi orientati all’accompagnamento, alla crescita e allo sviluppo individuale e sociale. Nel periodo estivo, verranno realizzati dei campi per i ragazzi in maniera da consentire ai genitori di conciliare le esigenze di accudimento dei figli con quelle lavorative 

Il progetto complessivo, che prevede anche attività rivolte agli adulti come il sostegno della genitorialità e l’orientamento al lavoro, vede impegnate altre realtà associative come Amici di Peter Pan APS e partner quali il Comune di Napoli, le scuole del territorio, la fondazione Terzoluogo ETS, la parrocchia Sant’Anna a Capuana e Bambini Bicocca. Cofinanziatori sono l’impresa sociale Con I Bambini e dalla fondazione Edison Orizzonte Sociale.

Questa è un’iniziativa importante con una partecipazione del pubblico e del privato che è molto significativa – ha evidenziato il sindaco Manfredi –. È un progetto che offre sostegno alle bambine e ai bambini del territorio per rafforzare le competenze educative e puntare sull’inclusione sociale. Credo che questo sia uno degli strumenti fondamentali per ridurre la violenza giovanile, per fare in modo che i ragazzi che si sentono esclusi o che seguono modelli negativi possano avere unopportunità. È un percorso lungo che però va fatto con un lavoro quotidiano e con limpegno di tutti, per fare in modo che tante situazioni di disagio e di devianza possono essere ricondotte in una direzione positiva.

L’attività che stiamo già portando avanti – ha affermato il presidente della impresa sociale “Con in bambini” Marco Rossi Doriariguarda la presa in carico, insieme alle scuole, dei bambini e dei ragazzi dal 0 a 18 anni per il sostegno al successo scolastico, la pratica sportiva e la fruizione degli spazi pubblici. Inoltre, ci interfacciamo con il servizio pediatrico nazionale, forniamo aiuto alle donne sole e garantiamo altre attività attraverso lo sportello sociale: un intervento a 360 grandi in un quartiere che ha risorse potenziali straordinarie”.

Siamo operativi già dal 2020 nel borgo di Sant’Antonio Abate e abbiamo scelto di aprire un altro punto di prossimità per accogliere bambini e famiglie del territorio e poter realizzare con loro interventi più incisivi – ha spiegato Daria Esposito, presidente di IF-ImparareFare. Abbiamo chiamato il progetto Criscito per dare memoria di quello che c’era prima in questi locali, cioè una panetteria, e abbiamo pensato che questo nome potesse rappresentare anche il lievito per la crescita sociale del borgo”.  

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