Il Congresso Internazionale di Cardioncologia si svolgerà il 30 gennaio al Pascale e il 31-1 febbraio all’Hotel Excelsior. Tra le tante novità parleremo anche della prima rete cardioncologica italiana che nasce proprio a Napoli, dei benefici dello sport, alleato nella prevenzione delle recidive e delle app social create per i pazienti oncologici.
La prognosi degli ammalati di cancro è in progressivo miglioramento.
La sopravvivenza relativa a 5 anni dei pazienti oncologici ha nel complesso superato
il 70%, con punte tra il 90 e il 100%, per alcuni specifici tipi tumoral (es: ca mammario e prostatico).
In USA vi sono circa 17 milioni di pazienti che vivono con storia di cancro e si stima che nel 2022 essi saranno circa 18 milioni.
In Italia il numero di sopravviventi si sta avvicinando rapidamente ai 4 milioni.
Da recenti dati che hanno analizzato le cause di morte nel paziente oncologico si è potuto verificare che il 50% muore per la patologia oncologica mentre ben il 33% muore per patologie cardiovascolari, di queste alcune sono causate dai trattamenti oncologici.
La cardiooncologia è una disciplina relativamente giovane, finalizzata alla diagnosi, alla prevenzione e/o al trattamento delle complicanze cardiovascolari (aritmie, scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa, e tromboembolismo venoso) in pazienti affetti da neoplasia in corso di terapia oncologica e nei sopravvissuti.
Negli ultimi anni si sono resi evidenti nuove cardiotossicità che sono argomento crescente della comunità scientifica internazionale ad esempio gli effetti collaterali cardiovascolari dei nuovi inibitori di checkpoint immunitario (miocardite, vasculite, pericardite, disfunzione sistolica non infiammatoria), degli inibitori della tirosinochinasi di Bruton, degli inibitori del proteasoma, così come vi sono numerosi trials già terminati ed in corso per verificare l’effetto degli anticoagulanti orali diretti, nel tromboembolismo venoso e nella fibrillazione atriale in oncologia.
Di crescente interesse è inoltre il trattamento delle urgenze cardiovascolari (infarto miocardico acuto, etc), il trattamento delle valvulopatie (stenosi aortica) e dello scompenso cardiaco con procedure di cardiologia interventistica e di elettrofisiologia.