In una sottile sospensione tra tradizione e innovazione, il padiglione C- Thierry House della Fiera del Mobile di Riardo, si trasforma in uno spazio di stupore e consapevole riflessione. Una galleria d’arte, fortemente voluta dal titolare dell’azienda, l’imprenditore Ciro Perrella che con la sua sensibilità e profondo interesse, ospita e realizza eventi e manifestazioni culturali, offrendo così ai visitatori anche un momento di divulgazione e confronto.
Una personale, quella di Stefania Chiaravalle, artista casertana, inaugurata domenica 23 marzo, che rientra nell’ambito della rassegna ‘Arte in fiera’ e che fonde in modo quasi naturale poetica e simbolismo, contemplazione disincantata e concretezza del reale, profumo dei ricordi, e l’imprevedibilità dei sogni.
Ogni singola opera esplora temi d’introspezione, creatività e ispirazione. Nella sua collezione ’Paper in Art’, l’artista incorpora tecniche miste e collage come spartiti musicali vintage, cartamodelli, stralci e articoli di giornali, immagini di paesaggi e natura e dove tutto si trasforma in emozione umana senza tempo.
Come l’opera ‘Panorma sintetico 3.0’, ad esempio, sul cui sfondo si erge una Napoli multicolor, espressa nelle sue forme geometriche, che richiamano la precisa proporzionalità della Chieravalle architetto, e dove si nota una frase in bella vista ‘Non abbia paura di sognare’, un invito a chi legge a non perdere la speranza, a non arrendersi, ascoltare cosa suggerisce il cuore e quasi a voler dire:” Un’altra vita è sempre possibile”! Ancora ‘L’albero dei ricordi’, tecnica mista su tela dove lo sfondo del verde brillante conferisce un senso di tranquillità e pace. Mai colori che stridono tra di loro, perché anche la scelta della tonalità è un pensiero, e le differenze cromatiche provengono da un sentimento che si prova. Tutto è narrazione nelle opere di Stefania Chiaravalle e a corredo delle stesse, l’artista ha utilizzato l’intelligenza artificiale per musicare i testi da lei prodotti e dare vita così a degli Audioquadri. La sua di arte può suscitare emozioni contrastanti, riverberi nella mente, indurre a cambiamenti di percorso, perché nostalgia, dolore, gioia, angoscia, felicità, ammirazione, sollievo restano un dialogo fisso tra verità e apparenza ma sicuramente è un utile strumento per cogliere la bellezza della vita. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 23 aprile.
Sabrina Ciani