Anime abbandonate in attesa di risposte. Anime squartate che attendono i loro amori attraverso una telefonata o fondi di bicchieri. Sono le “vite stracciate” protagoniste di “Chiromantica ode telefonica agli abbandonati amori”, che va in scena martedì 26 e mercoledì 27 marzo alle ore 20,30 nella Sala Assoli. E’ il quarto appuntamento della rassegna Fuori Controllo all’interno della stagione di Casa del Contemporaneo.
Lo spettacolo di e con Roberto Solofria e Sergio Del Prete, coprodotto da Mutamenti/Teatro Civico 14 e Murìcena Teatro presenta un viaggio all’interno di un luogo ‘altro’, fatto di segreti, verità ed essenzialità, in cui i testi di Enzo Moscato, Giuseppe Patroni Griffi, Annibale Ruccello e Francesco Silvestri prendono vita, unendosi, facendo l’amore tra di loro, partorendo una figlia di nome Passione.
È la storia di vite stracciate, violentate, che attraversano un mondo comune a tutti. Personaggi diversi, ma con un unico fil rouge che li racchiude in un solo luogo.
“Chiromantica ode telefonica agli abbandonati amori” è tratto dalle opere di Enzo
Moscato, Giuseppe Patroni Griffi, Annibale Ruccello e Francesco Silvestri. Opere che
hanno come caratteristica comune quella di creare personaggi in grado di esplorare al di là del sessuale ordinario, con tutte le implicazione sociali e politiche che comporta.
Sono autori che si sono fatti interpreti del mondo che circonda il teatro napoletano
intorno agli anni ‘80. Si parla di personaggi che masticano pensieri e rigurgitano
fantasmi, ai quali si finisce per attribuire una consistenza credibile perché aderenti alla realtà sociale che ci circonda.
“Parliamo di travestiti, di prostituzione e di una grande ossessione: l’amore – scrivono nelle note di regia Solofria e Del Prete -. E lo facciamo attraverso il teatro. Il nostro scopo è quello di mettere insieme i segni di quella profonda intimità dell’animo umano che i drammaturghi in questione sono riusciti a portare nelle loro opere. Per questo riteniamo che l’esperienza civile e artistica legata allo spettacolo passo accrescere il valore della differenza nella nostra società”.
Lo spettacolo mette insieme i segni di quella profonda intimità dell’animo umano che i drammaturghi napoletani, negli anni Ottanta, sono riusciti a portare in scena attraverso le loro opere anche come registi e attori. I testi si intrecciano in un tributo onirico attraverso un racconto in grado di far emergere la solitudine e l’abbandono che accomuna i personaggi delle loro storie.
Locandina
CHIROMANTICA ODE TELEFONICA AGLI ABBANDONATI AMORI
di Roberto Solofria e Sergio del Prete
con
Roberto Solofria
Sergio Del Prete
Musiche originali
Paky Di Maio
Regia
Roberto Solofria e Sergio Del Prete
Assistenti alla regia
Ilaria Delli Paoli e Antimo Casertano
Testi tutelati Siae
Enzo Moscato, Annibale Ruccello, Francesco Silvestri, Giuseppe Patroni Griffi
Costumi
Alina Lombardi
Foto di scena
Marco Ghidelli
Organizzazione
Napoleone Zavatto
Coproduzione
2016 Mutamenti/Teatro Civico 14 e Murìcena Teatro