Vomeroff – Associazione Culturale Giuliana Amatucci ha annunciato la prima stagione teatrale ospitata nella piccola, ma vibrante, Sala Ferrari, con la direzione artistica di Stefano Amatucci. Il Vomero si arricchisce così di un nuovo polo culturale che, fin dal suo esordio, si propone come specchio e strumento di indagine sull’animo umano e sulle sue infinite possibilità di riscatto.
Il sipario si alzerà l’8 novembre 2025 con un evento speciale a ingresso gratuito su prenotazione: un omaggio a Lina Wertmüller con la proiezione di “Amore e magia nella cucina di mamma”, la sua unica opera teatrale di cui esiste una registrazione per intero. Un tributo alla grande regista, con Isa Danieli protagonista, affiancata da altre straordinarie attrici e da una giovanissima Luisa Amatucci al suo debutto.
Nonostante il cartellone sia variegato per voci, generi e linguaggi, l’intera stagione è tenuta insieme da un chiaro filo conduttore concettuale. La programmazione dei 20 titoli è strutturata attorno a tre grandi temi universali che fungono da prospettive critiche: Conflitti, Diversità e Follia. Dalla guerra, intesa come frattura quotidiana che si manifesta nei corpi, alla celebrazione della pluralità contro ogni pregiudizio, fino alla follia, che V.Van Gogh definì “sorella povera della poesia”; ogni appuntamento invita alla riflessione e alla condivisione.
La missione di Vomeroff è ampliare l’orizzonte culturale. La stagione non include solo prosa, ma anche una rassegna di cinema muto in collaborazione con Nic: “Ritorno alle origini”, si invita il pubblico a riscoprire la meraviglia del primo cinema, là dove tutto è cominciato: nella magia di un volto che si illumina, di un gesto che racconta, di un silenzio che parla. Saranno annunciati nel corso dell’anno altre rassegne collaterali tra cui musica, reading, “mise en espace”.
È attivo un laboratorio permanente di formazione attoriale aperto a tutti, la “NO! Academy”, pensato per chi desidera intraprendere un percorso di crescita artistica e umana, indipendentemente dall’età o dalle ambizioni professionali. Un luogo dove chi sogna il palcoscenico, il cinema o la TV può formarsi come attore, ma anche per chi, attraverso lo studio e l’immedesimazione nei personaggi, desidera esplorare l’animo umano: perché calandosi nelle vite degli altri – nei loro pensieri, desideri e fragilità – si impara a comprendere e a guardare il mondo, gli altri, con uno sguardo più empatico e profondo.
Accanto alla NO! Academy sono previsti workshop tematici e corsi di scrittura creativa, in un ambiente che valorizza curiosità, ricerca e condivisione.
Vomeroff conferma così la sua vocazione originaria: essere palcoscenico e fucina aperta a tutti, ma con un’attenzione speciale ai giovani – attori, registi, drammaturghi, tecnici e spettatori – a cui si consegna simbolicamente la scena. Un luogo d’incontro tra generazioni, dove il teatro diventa laboratorio di vita, arte e umanità.
«Abbiamo pensato a una stagione di spettacoli e iniziative come un viaggio. Un percorso che attraversa i temi urgenti del nostro tempo, per osservare la contemporaneità attraverso lo sguardo poetico e critico del teatro, ma non solo», dichiara il direttore artistico Stefano Amatucci.
Conflitti quotidiani
La sezione dedicata ai conflitti esplora le fratture che si manifestano nei corpi, nelle case, nelle relazioni, nei sogni spezzati:
In Alto Mare (22-23 Novembre 2025): Testo in atto unico di Slawomir Mrożek, con la regia di Gianfelice Imparato. Su una zattera, tre naufraghi devono decidere chi sarà sacrificato per far sopravvivere gli altri, un’opera che compie la barbarie con gli strumenti della civiltà. Sul palco Giuseppe Borrelli, Luigi Credendino, Cristian Izzo, Renato Marrazzo, Arturo Ruggiero.
Pierre et Jean (7-8 Febbraio 2026): Dal romanzo di Guy de Maupassant, con drammaturgia di Massimiliano Palmese, regia di Rosario Sparno. La drammatica crisi di due fratelli e della madre, dove l’arrivo di un’eredità svela la famiglia borghese come “schiava del dio Denaro” e un inferno di rancore.
Sopra e sotto le nuvole (28 Febbraio – 1 Marzo 2026): Di A. Lolli, D. Poggi, D. Morganti. Con Marina Tagliaferri e Luisa Amatucci, per la regia di Stefano Amatucci. La signorina Marconi, prigioniera di un ascensore e del proprio destino; Rosa, che dialoga con un fiocco di neve nella nebbia della memoria; e Luca, figlio e testimone, ponte fragile tra la follia e la tenerezza della vita.
Petrolio – Una storia a colori (21-22 Marzo 2026): Regia di Alessio Di Clemente, in scena insieme a Beatrice Gattai e Andrea Lintozzi. Tre storie che affrontano temi urgenti come l’assistenza sessuale per disabili, l’utero in affitto e la prostituzione. I personaggi, attraverso l’ironia, cercano di oltrepassare la “linea del fuoco” dell’esistenza.
Toc Toc Bum Bum (18-19 Aprile 2026): Testo, regia e interpretazione di Luca Trezza. Partendo dalla metafora di un “terremoto” si fa un omaggio/oltraggio a figure poetiche che fanno da faro, con il tentativo di trovare una via d’uscita alla solitudine artistica e umana.
Una Domanda di Desiderio (23 Aprile 2026): Testo di Manlio Santanelli, maestro della drammaturgia italiana contemporanea, e regia di Roberto Giordano. In scena Federica Aiello e Carlo Di Maio. La crisi di una coppia di lunga data, innescata da un messaggio inatteso, che espone lucidamente tensioni e desideri repressi.
La celebrazione della Diversità
Un omaggio alla pluralità contro ogni pregiudizio (sessuale, religioso, politico, culturale o sociale) esplorando figure “diverse” e la loro lotta per l’accettazione.
La diversità quindi come cuore pulsante di una società viva, come ponte e non barriera.
Raccontami Shakespeare (27-28 Dicembre 2025): Regia di Andrea Cioffi, che recita al fianco di Sara Guardascione. Ispirato ai fratelli Charles e Mary Lamb. Il dialogo ironico e gotico diventa denuncia contro la discriminazione del diverso.
Io, Don Chisciotte (3-4 Gennaio 2026): Testo di Anna Marchitelli, con regia e musiche dal vivo di Mario Autore. In scena Ettore Nigro. Decostruisce il mito del “folle” cavaliere errante, rivelando la sua “messinscena” come una scelta consapevole per amore verso l’umanità.
Viva Maria (6-7 Marzo 2026): Testo e regia di Laura Jacobbi, con Lucianna De Falco. Celebra la figura di Maria Senese, donna del popolo schietta, regina incontrastata del “Caffè Internazionale” di Forio negli anni Cinquanta.
Donne, Madonne e Puttane (11 Aprile 2026): Con Rosaria De Cicco, che esplora come le donne sognino la libertà, ma siano costrette a muoversi tra altari e marciapiedi.
L’abisso della Follia e la Poesia
La follia, intesa come “sorella povera della poesia” e il viaggio intimo dell’artista. In questa sezione la fragilità della mente si fa poesia e quindi bellezza, mentre la memoria perduta diventa metafora della nostra umanità: un rifugio silenzioso dalle inquietudini del vivere. La pazzia come viaggio nell’altrove, tra margini, ombre e bagliori di luce.
Notti bianche (29-30 Novembre 2025): tratto da Fëdor Dostoevskij, scritto e interpretato da Fiorenzo Madonna. La storia di un sognatore e del suo primo incontro con l’amore, un tentativo di trasformazione della sofferenza in gratitudine.
Mamma Piccole Tragedie Minimali (13-14 Dicembre 2025): Regia Gerardo D’Andrea, con l’interpretazione di Antonella Morea. Quattro monologhi di Annibale Ruccello che presentano madri malefiche trasformate in figure corrotte dai mass-media.
Effetto Werther (10-11 Gennaio 2026): Testo e regia di Gianluca Ariemma. Con Valentina Elia, Marcello Gravina, Ivan Graziano, Marcello Manzella, Giulia Navarra. Prende il nome dal fenomeno del contagio suicida, narrando di un inatteso suicidio e dei vicini che spingono il protagonista verso un epilogo inevitabile.
Sotto sopra (12 Aprile 2026): Regia di Stefano Amatucci, di e con Gea Martire. Il testo è liberamente tratto da “Dicerie sui Santi e altri malumori” di Davide Morganti, dove i Santi scendono sulla terra e, per “ripulire il cervello degli umani”, diventano a loro volta avidi.
Smaledizione (28-29 marzo 2026): Diretto e interpretato da Sergio Del Prete. Un viaggio dagli inferi verso la libera poesia attraverso le voci di “autoripoeti” come Enzo Moscato, Annibale Ruccello e Francesco Silvestri.
Omaggio ai Classici
Non mancano i grandi nomi e gli omaggi:
Eduardo C’est Moi (9 Novembre 2025): Drammaturgia e regia di Fabio Pisano, con Francesca Borriero, Sergio Del Prete e Francesco Luongo. La biografia di Eduardo De Filippo raccontata per la prima volta non da biografi, ma attraverso i suoi personaggi più celebri.
‘E primme vase tuoie l’aggio avute io – L’amore per Viviani (21-22 Febbraio 2026): Omaggio a Raffaele Viviani, con Lalla Esposito e Antonio Ottaviano al pianoforte. Lo spettacolo esplora l’universo dei sentimenti di Viviani, dove le sue prostitute diventavano regine.
Bella da Morire (8 Maggio 2026): Regia di Giorgia Filanti, con Carmen Tejedera, che affronta la morte come liberazione necessaria.
Una Medea Pop (9-10 Maggio 2026): Testo, regia, interpretazione di Fabio Brescia. Tratto da Euripide, l’opera dimostra l’attualità del teatro antico immergendo il personaggio di Medea nella quotidianità di un basso napoletano.
«Un palco può essere piccolo, ma quando è libero di accogliere ogni voce e di far risuonare storie autentiche, diventa infinito», spiega Amatucci, evidenziando la volontà di creare un dialogo costante e costruttivo tra le diverse generazioni in scena e in platea. E prosegue: «Tutto questo è possibile grazie ai miei due straordinari soci dell’associazione: Tiziana Beato, responsabile organizzativa e amministrativa, Michele Fierro, per la parte videografica e pubblicitaria, con il prezioso supporto dell’ufficio stampa di Monica Menna.
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