Cinema, emozione e apertura all’ altro nel Laboratorio di Francesco Giordano.
Il cinema è arte, ma anche condivisione e inclusione. Lo ha ricordato Robert De Niro ricevendo la Palma d’Oro alla carriera a Cannes e lo ha dimostrato il professor Francesco Giordano nell’ultimo incontro del suo Laboratorio di Cinema all’Università “L’Orientale”.
Un’esperienza sensoriale e partecipativa ha coinvolto gli studenti: mano nella mano e raccolti nelle prime file, hanno assistito ai primi minuti senza audio del film Trentatrè di Lorenzo Cammisa. Un modo per stimolare l’interpretazione visiva e l’immaginazione, dimostrando che “il cinema si fa nel momento stesso in cui lo si guarda”.
L’attività ha introdotto il lavoro sul video essay, un formato ibrido tra documentario e finzione che gli studenti dovranno realizzare in gruppo.
Trentatrè, presentato in anteprima al Los Angeles Italia Film Festival e prodotto da Silvestro Marino, racconta con crudo realismo la disillusione di tre trentenni nella provincia italiana, tra sogni frustrati e precarietà. Il film diventa metafora del Paese, specchio di una generazione che emigra in cerca di futuro.
A chiusura dell’incontro, un confronto a distanza tra gli studenti, il regista e il produttore ha ribadito la forza del cinema come linguaggio, narrazione e strumento educativo, cioè che fa del laboratorio di cinema un’avanguardia sul territorio e nel mondo accademico.
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