Alberto Chalon scelto da CDP come primo Business Angel del Fondo Caravella.

Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Fondo europeo per gli investimenti (FEI) hanno scelto l’imprenditore Alberto Chalon come primo “Business Angel” del Fondo Caravella, comparto italiano dell’iniziativa pan-europea gestita da “European Angels Fund” (EAF). Gli investimenti di Alberto Chalon in PMI innovative nella fase “seed” e “early stage” saranno automaticamente supportati da Caravella su base 1:1. Promosso congiuntamente da CDP e dal FEI nel 2018, il Fondo Caravella è dedicato all’industria dei “business angels” italiani, attraverso investimenti in start-up e PMI innovative.

 

Un importante riconoscimento che, di fatto, certifica la qualità delle attività di Alberto Chalon nel settore delle piccole e medie imprese (PMI) del nostro Paese.

 

“E’ un onore per me aver ricevuto questo riconoscimento che rappresenta un’importante opportunità per sviluppare nuovi progetti a favore dell’economia e del tessuto imprenditoriale del Paese”, spiega Chalon. L’obiettivo è quello di avviare una cooperazione che punti a incrementare una rete più ampia e proficua volta a incoraggiare e sostenere le start-up e le imprese innovative dell’Italia”.

 

La capacità di ascoltare le proposte, i suggerimenti di chi ha idee da mettere sul mercato per crearne poi un business sono qualità importanti, che hanno permesso ad Alberto Chalon di mettere a frutto tante iniziative grazie a investimenti dedicati.

 

Chalon dal 1994 ha lavorato come imprenditore nel settore della moda insieme al fratello. È stato anche investitore e CEO del motore di ricerca francese Qwant nel 2012.

 

Nello stesso periodo, ha iniziato a investire i ritorni della sua attività imprenditoriale in alcune società nel tech a diversi stadi, talvolta assumendo anche un ruolo di board member o advisor nelle stesse.

 

Oggi il riconoscimento da parte di CDP e FEI promuove l’impegno e il ruolo strategico di Alberto Chalon in un settore dove l’innovazione e la scelta dei nuovi “business” vincenti rappresentano due punti imprescindibili per guardare con fiducia al futuro delle piccole e medie imprese italiane.

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