BCP cede NPL per 16 mln circa.

Nell’ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, la Banca di Credito Popolare ha ceduto crediti in sofferenza per un valore contabile al 31/12/2021 per circa 16 milioni di Euro, con un miglioramento di 77 punti base dell’indicatore NPL ratio lordo.

L’operazione, perfezionata tramite la cartolarizzazione multi-originator denominata BCC NPLS 2022, originata da 71 banche che hanno partecipato all’operazione coordinate dalla BCC Banca Iccrea, rappresenta un ulteriore passo avanti nella politica di riduzione degli NPL e conferma la volontà della BCP di esprimere la propria capacità operativa reagendo in modo efficace alle sfide esterne e alle contingenze di mercato andando incontro alle esigenze della clientela e di tutti gli stakeholder.

 

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In particolare, le Banche che hanno partecipato all’operazione, hanno ceduto ad un veicolo di cartolarizzazione, costituito ai sensi della legge 130/99 e denominato BCC NPLS 2022 S.r.l., un portafoglio di crediti in sofferenza riferito a circa 5,7 mila debitori per un valore lordo esigibile complessivo di Euro 650 milioni.

L’iniziativa ha visto BCC Banca Iccrea e Intesa Sanpaolo – Divisione IMI Corporate & Investment Banking nei ruoli di co-arranger e placement agent dei titoli emessi, doValue ha assunto il ruolo di master servicer e special servicer del portafoglio oggetto di cessione, mentre Guber Banca il ruolo di sub-servicing del portafoglio. Gli arranger sono stati assistiti dallo studio legale Orrick Herrington & Sutcliffe, mentre le banche cedenti dallo studio legale Italian Legal Services Ltd. Banca Finint ricopre i ruoli di corporate servicer della società veicolo di cartolarizzazione, computation agent, rappresentative of noteholders e back-up master servcer. Al progetto hanno partecipato, inoltre, BNP Paribas Securities Services e Zenith Service.

 

Il veicolo ha emesso tre tranches di notes ABS:

  • una tranche senior di € 142 milioni, corrispondente al 21,84% del GBV, alla quale è stato attribuito rating Baa1 (sf) da parte delle agenzie Moody’s Italia e ARC Rating SpA, elegible per la GACS;
  • una tranche mezzanine di € 19,5 milioni, corrispondente al 3% del GBV;
  • una tranche junior, non dotata di rating, pari a € 6,5 milioni corrispondente all’1% del GBV complessivo.

La struttura dell’operazione, grazie all’abbinamento della cartolarizzazione con l’assegnazione dei rating e il rilascio della garanzia dello Stato Italiano (GACS), ha consentito alle banche originator di ottenere una valorizzazione delle sofferenze cedute superiore rispetto ad altre soluzioni alternative di derisking sprovviste di garanzia statale.

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