Blue Jobs, mercoledì 26 al Porto per una crescita economica sostenibile con i lavori del mare.

Nel meeting si dibatterà sulle nuove professioni per la tutela del mare e la crescita sostenibile della Blue economy. Sono i “lavori blu”, quindi, il tema dell’incontro “Blue Jobs, dall’archeologia subacquea alla tutela ambientale”, organizzato dal Comune di Napoli, da Marevivo con la Marina Militare. L’incontro si terrà a bordo del veliero nave scuola Amerigo Vespucci, il 26 settembre alle ore 17.00 nel Porto di Napoli, con operatori ed esperti del settore sulle nuove figure professionali richieste dalle aziende che si occupano di crescita blu.

“È dunque dal Mare che dovremmo ripartire per immaginare l’opportunità di rilancio del territorio, ha dichiarato la Delegata al Mare del Comune di Napoli, Daniela Villani, “la scommessa per il nostro futuro: il Mare è Cultura, Sviluppo, Turismo, Occupazione, Economia. Giova evidenziare che Napoli sarà la prima città a presentare i primi corsi di formazione attinenti la risorsa blu”.

L’intento dell’incontro è quello di promuovere presso i cittadini, e in particolare presso i giovani, un percorso di scoperta di quei mestieri, antichi ed innovativi, che rappresentano la sfida e l’opportunità che il mare ci offre.

Naturale quindi la presenza anche della Marina Militare, che da anni collabora con Marevivo, sensibile da sempre alle tematiche ambientali e alla diffusione di un’educazione marinara volta al rispetto e alla valorizzazione del mare come importante risorsa per un paese come l’Italia e impegnata nella formazione  dei  giovani per permettergli di svolgere, in futuro, un ruolo da protagonisti nella salvaguardia e valorizzazione del proprio territorio.

Il presidente di Marevivo Rosalba Giugni ha sottolineato l’importanza di investire sui mestieri del mare: “Senza l’oceano non ci sarebbe vita, per aumentare e adeguare le nostre conoscenze sul Pianeta Blu c’è bisogno di scienziati marini. Questo incontro servirà a confrontarci con gli operatori del settore in modo da promuovere nuove figure professionali legate al mare, alla sua protezione e valorizzazione con l’obiettivo di promuovere una crescita economica sostenibile”.

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