Conclusa la riunione del Consiglio regionale campano Uil Pensionati.

Si è da poco concluso, presso l’Hotel Ferrari di Nola (NA), il Consiglio generale regionale della UIL pensionati della Campania, svoltosi nella ricorrenza del 70° anniversario della fondazione del sindacato nazionale UIL.

Per l’occasione, alla riunione del Consiglio, presieduta dal segretario organizzativo nazionale Pasquale Lucia, hanno preso parte tra gli altri il nuovo segretario nazionale della UIL pensionati, già segretario generale nazionale della UIL, Carmelo Barbagallo, il segretario della UIL Campania Giovanni Sgambati e il segretario regionale della UIL pensionati Campania Biagio Ciccone.            

«Alla luce di quanto accaduto in pandemia – ha dichiarato il segretario nazionale Barbagallo – avere una legge-quadro sulla disabilità appare ancor più importante e urgente. Abbiamo bisogno di ristabilire una sanità efficiente e per questo siamo convinti che occorra recuperare i fondi del MES. Dobbiamo costruire un nuovo modello di Paese che tenga conto di quanto può succedere nel futuro».

«Oggi – ha commentato il segretario Ciccone – si riuniscono i pensionati della UIL Campania per un riassetto organizzativo interno. Ma quello che più ci preme sottolineare è la ferita che ha colpito tutti: il Paese, la politica, il sindacato, ma più di tutti gli anziani. È a loro che dobbiamo guardare oggi più di ieri, non solo per l’elevato numero di morti causate dalla pandemia, ma anche per la situazione di indigenza prodotta. Oggi più che mai gli anziani sono una risorsa per il Paese».

In un contesto di pieno rispetto della normativa di contrasto al covid19, la UIL pensionati della Campania ha voluto omaggiare il segretario nazionale Barbagallo con una targa celebrativa del 70° anniversario della UIL, per ringraziarlo dell’opera svolta in tanti anni alla guida del sindacato.

Nel corso della riunione, il segretario Ciccone ha presentato ai partecipanti il progetto di accorpamento delle STU (strutture territoriali UILp) e degli ambiti, al fine di dar vita ad un modello organizzativo più snello ed efficiente, più adatto a presidiare il territorio, per essere presenti anche nei centri abitativi più piccoli e lontani e ovunque la gente abbia bisogno dell’azione del sindacato.