Confcommercio: Campania in crescita nel settore ricettivo (+74%) e pubblici esercizi (+30%), calo ( -12%) in quello non specializzato.

“Il settore del commercio sta subendo una rapida trasformazione in questi anni che testimonia la necessità di introdurre nuovi strumenti e una analisi più attenta dei processi. In tal senso non possiamo non vedere con favore il nuovo testo unico del commercio in particolare per quanto riguarda l’accoglimento delle nostre due proposte sui distretti commerciali da un lato e su una maggiore tutela dei negozi di vicinato dall’altro per compensare le difficoltà dovute alla presenza della grande distribuzione. I dati che emergono dallo studio realizzato da Confcommercio a livello nazionale riportano una Campania che però riesce a tenere abbastanza bene soprattutto nel settore del turismo e della ricettività”. Lo ha dichiarato Pasquale Russo, direttore generale di Confcommercio Campania.

In Campania, nonostante il forte calo delle attività del commercio non specializzato (in media una riduzione del -12%), tiene il numero delle imprese grazie all’incremento del settore ricettivo (in media un incremento del +74%) e dei pubblici esercizi (in media un incremento del + 30%).

In particolare evidenzia un calo generale del settore del commercio al dettaglio nei centri storici, ancora più marcato per la categoria degli esercizi di vicinato non specializzati.

Il calo del settore commercio è bilanciato però dalla forte crescita delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi nei centri storici ed anche fuori dagli stessi.

Questo dato evidenzia una progressiva trasformazione del comparto imprenditoriale turistico commerciale che segue le tendenze di mercato, allineandosi al cambiamento degli stili di vita e dei consumi che hanno interessato il territorio della Campania nell’ultimo decennio.

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