Coronavirus: dipendenti, manager e società del gruppo Sella donano 465 mila euro, in Campania per Cotugno e Ruggi.

I dipendenti, i manager e le società del gruppo Sella hanno donato complessivamente 465 mila euro a organizzazioni e strutture sanitarie di diverse regioni italiane impegnate a fronteggiare l’emergenza coronavirus.

 

La raccolta fondi lanciata tra i dipendenti nel corso degli ultimi due mesi, infatti, ha raggiunto la somma di 53.179 euro, che il gruppo ha raddoppiato portandola a 106.358 euro. A questa cifra si è aggiunta quella donata dai senior manager, pari a 118.000 euro. La prima parte di questi fondi, raccolti nel mese di marzo, sono già stati versati all’ospedale degli Infermi di Biella, mentre la somma relativa al mese di aprile sarà versata in questi giorni anche agli ospedali Amedeo di Savoia di Torino, Luigi Sacco di Milano e Cardinale Panico di Tricase in provincia di Lecce, oltre che alla Caritas di Biella, all’Opera San Francesco, al Pane Quotidiano e alla Fondazione Francesca Rava di Milano.

 

L’ospedale di Biella, in particolare, grazie ai fondi versati dal gruppo Sella ha già acquistato e installato un apparecchio per la diagnostica della funzionalità polmonare nel reparto di terapia semintensiva.

 

Altri fondi, donati dalle società del gruppo, sono stati destinati all’Unità di crisi della regione Piemonte, che sta raccogliendo fondi per tutti gli ospedali della regione, alla Fondazione Buzzi e all’ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano, Regina Montis Regalis di Mondovì, Domenico Cotugno di Napoli e San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

 

Per tutelare la salute di clienti e dipendenti, inoltre, il gruppo Sella ha dato la possibilità ai circa 5.000 dipendenti e collaboratori in tutta Italia di sottoporsi volontariamente al test sierologico e, nei casi in cui fosse necessario, al tampone per accertare l’eventuale positività al Covid-19. Fin dall’inizio dell’emergenza, inoltre, sono state adottate tutte le misure necessarie a limitare il rischio di contagio, come lo smartworking in tutti i casi possibile, l’installazione di pannelli di plexiglass agli sportelli, la presenza di liquido igienizzante, la compartimentazione degli spazi e il contingentamento degli ingressi nelle succursali e negli uffici.