Coronavirus, protesta degli animatori: De Luca se ci chiudi poi ci aiuti.

The sit-in of the entertainers with balloons and dances in front of the headquarters of the Campania Region who shared the protest with mothers, teachers and school transport drivers in the square after the decision of the governor Vincenzo De Luca to close the schools., Naples, 19 October 2020. The animators who, asking the Region for financial help to overcome the crisis, have displayed a banner directed to De Luca with the words "If you close me, help me". ANSA / CIRO FUSCO

Sit.in degli animatori per feste ed eventi, oggi a Napoli, davanti alla sede della Regione Campania, contro la decisione del governatore De Luca di sospendere qualunque tipo di festa.

“Se mi chiudi, poi mi aiuti” è lo striscione che hanno portato alla protesta. “Senza feste non lavoriamo, abbiamo bisogno di misure di sostegno economico – spiega Nicola Alonzo, titolare dell’Agenzia “I briganti. Eventi e spettacoli”, che fa parte del Consorzio di qualità delle agenzie di animazione della Campania – In Campania, a causa del lockdown hanno già chiuso 120 agenzie di animazione. Non è possibile immaginare di continuare così”. “Vorremmo avere la possibilità di lavorare – dice – con i dovuti accorgimenti.
Abbiamo scadenze di tasse da rispettare, ma se non si lavora non possiamo farlo. Abbiamo l’acqua alla gola”.

Delle due l’una: “O ci fanno lavorare o si adottano misure come il blocco delle tasse, non la sospensione fatta finora con le scadenze che troviamo a fronteggiare”.

La protesta delle agenzie di animazione ha incrociato quella delle mamme e delle insegnanti che, anche oggi, hanno manifestato davanti alla sede della Regione per chiedere la revoca dell’ordinanza con cui De Luca ha chiuso le scuole fino al prossimo 30 ottobre. Con loro, anche gli autisti degli scuolabus, penalizzati dal provvedimento regionale. (ANSA).