Economia, Governo nella Nadef: salari al palo, ripresa potere d’acquisto solo nel 2024. Censis: 3 milioni di famiglie in povertà, 300.000 imprese a rischio chiusura.

Con l’inflazione al galoppo, le retribuzioni restano al palo e un primo recupero del potere d’acquisto avverrà solo “a partire dal 2024”.

È quanto viene sottolineato in un approfondimento della Nota di aggiornamento al Def approvata questa settimana dal Consiglio dei ministri.

La Nadef prevede per il settore privato retribuzioni in aumento dell’1,8% quest’anno, del 2,9% nel 2023 e del 2,5% nel 2024.

L’indice di msiura dell’inflazione utilizzato come base per i rinnovi contrattuali, pubblicato dall’Istat a giugno e che potrebbe essere rivisto al rialzo, è invece fissato al 4,7% quest’anno, al 2,6% per il 2023 e all’1,7% per il 2024.

Circa 3 milioni di famiglie, pari a circa 10 milioni di persone, che vivono in condizioni di povertà.

Almeno 300mila imprese che rischiano di crollare sotto il peso di 300 miliardi di debiti.

Un lavoro che diventa sempre più povero e un crescente rischio default per le aziende. E’ il quadro che emerge dal Focus Censis Confcooperative ‘Un paese da ricucire’. “Il disagio sociale supera i confini della povertà conquistando nuovi spazi, mietendo nuove vittime tra chi fino a oggi pensavano di esserne al riparo”, commenta il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini: “Si preannuncia un autunno caldo a cui dare risposte”. (ANSA).