Il mondo delle criptovalute è estremamente fluido e altamente competitivo: ogni giorno vengono approvati nuovi progetti di monete che vengono poi offerte sui vari exchange di tutto il mondo. L’obiettivo principale è quello ovviamente di aumentare la propria capitalizzazione di mercato, il valore cioè che si ottiene moltiplicando il valore di un singolo token per tutti i token emessi. Innescando un circolo virtuoso, più aumenta tale valore e maggiori sono le prospettive future della valuta digitale. In sintesi questo è il percorso di Ethereum, una moneta nata per offrire un’alternativa valida a Bitcoin.
In media, oggi gli utenti decidono di comprare Ethereum per un valore quotidiano che si attesta sui 19.312.378.382,81 EUR al giorno: sicuramente non si tratta di cifre trascurabili, segno che l’ambizione dei creatori di questa valuta digitale ha colto nel segno. Cosa offre però Ethereum rispetto ad altre crypto, in particolare Bitcoin? Vediamo di analizzare i vari aspetti.
La carta d’identità di ETH
Ether, o ETH, è il token nativo della blockchain Ethereum: in sostanza è il prodotto finale, quello cioè che viene scambiato dagli utenti. Quando parliamo di crypto come ETH ci riferiamo a un valore, seppure virtuale, che può essere utilizzato per fare acquisti, essere scambiato o semplicemente essere conservato in un “wallet”, ovvero una sorta di conto corrente virtuale.
Varie quindi sono le funzioni che possono essere svolte da questa moneta, e che la rendono una criptovaluta su cui investire per diversi trader, visto che comprende diversi obiettivi di investimento.
Dal punto di vista tecnico e cronologico, Ether nasce nel 2015 e viene fondata, tra gli altri, da uno degli sviluppatori di Bitcoin. Ethereum è ad oggi una piattaforma open source che consente di creare e scambiare valore. Essendo stata creata per l’esecuzione degli smart contract, gli utenti possono utilizzare varia app decentralizzate (le cd dApp), pagando per il loro utilizzo una commissione che viene quantificata nel gas necessario per far funzionare le applicazioni.
Ed è proprio questo il grande punto di forza che incide sull’Ethereum valore: il fatto che l’utilizzo di questa moneta vada molto oltre il fatto di essere un sistema di pagamento e di scambio di valore e che le sue prospettive per il futuro siano pensate in grande.
Recentemente Ethereum ha visto al proprio interno una scissione tra diverse correnti di pensiero: in gergo, si è verificata una hard fork. In buona sostanza, diversi utenti hanno ritenuto opportuno modificare la blockchain per apportare modifiche sostanziali; altri invece sono rimasti affezionati al progetto originario. Ad oggi quindi abbiamo Ethereum per gli innovatori della rete, ed Ethereum Classic per i nostalgici.
Ethereum e Bitcoin: quali differenze?
Per i non addetti ai lavori, l’unica differenza che potrebbe essere ravvisata tra le due principali crypto al mondo sarebbe quella del prezzo: il valore di Bitcoin è estremamente elevato, anche se soggetto a oscillazioni che hanno toccato i 30.000 fino ai 60.000 EUR. Prima di comprare Ethereum invece è importante tenere presenti alcuni aspetti:
- Bitcoin ed Ethereum funzionano su sistemi di controllo diversi: ETH è basato su una proof of stake, mentre BTC su una proof of work. Quest’ultima è vista in qualche modo come un sistema troppo pesante e lento, che limita l’usabilità della rete e la velocità delle transazioni;
- A proposito di velocità, i numeri parlano chiaro: una transazione su Ethereum richiede all’incirca 12 secondi, su Bitcoin 10 minuti. Questa differenza è dovuta in primis proprio al diverso sistema di controllo adottato da entrambe le reti, più agile nel caso di ETH;
Un altro aspetto che incide sull’Ethereum valore e sulla sua quotazione, anche nei mesi futuri, è quello della fornitura. ETH non ha un limite massimo di fornitura: eventuali eccessi di moneta vengono regolati attraverso meccanismi interni, come la distruzione di token. Bitcoin invece ha fissato un limite massimo alla sua fornitura, la cui metà è stata quasi del tutto raggiunta nel 2021.
Ethereum, in sintesi
Dopo questa rapida panoramica su Ethereum, è chiaro che il potenziale futuro di questa crypto è interessante, oltre a rappresentare anche oggi una forma di investimento prontamente utilizzabile. Quando si tratta di investimenti, anche progetti futuri incidono sul valore attuale di una moneta. Il fatto che ETH sia più di una semplice blockchain ma rappresenti una piattaforma che ha ancora tanti progetti da sviluppare, non è un aspetto che va sottovalutato. Se società come JP Morgan e Microsoft hanno deciso di comprare Ethereum, ci sono sicuramente dei validi motivi dietro.
Chiaramente, come tutte le crypto, contiene in sé un livello di volatilità, minore comunque rispetto al altre criptovalute. Essere consapevoli del proprio investimento e dei propri obiettivi è la chiave per non entrare nel panico ad una minima oscillazione di prezzo.