Ex Whirlpool Napoli: siglato verbale di intesa per possibile acquisizione del sito da parte della ZES.

La protesta dei lavoratori Whirlpool della sede di Napoli, dove sono a rischio oltre 400 posti di lavoro per la chiusura dello stabilimento, Napoli, 31 maggio 2019. ANSA/CESARE ABBATE

Nel corso dell’incontro al Mise sulla vertenza ex Whirlpool di Napoli è stato siglato un verbale di intesa tra Ministero dello Sviluppo economico, Prefetto di Napoli, Comune di Napoli, il Commissario della Zes (Zona speciale economica), Regione Campania e Organizzazioni sindacali.

Nel verbale il Comune di Napoli conferma il mantenimento della vocazione industriale dell’area. Il Commissario della Zes Campania dichiara la disponibilità, in presenza delle idonee condizioni normative, ad acquisire la proprietà del sito di via Argine entro il 30 novembre 2022, al fine di mettere in sicurezza lo stabilimento con l’impegno di cederlo in un secondo momento al soggetto che si occuperà della reindustrializzazione con il vincolo di assorbire tutti i lavoratori e alle medesime condizioni economiche e normative della società di provenienza. Ministero, Prefettura e Commissario Zes si impegnano ad accompagnare il progetto, anche con il coinvolgimento di Invitalia, affinché i tempi di assunzione di tutto il bacino rimangano nei limiti del periodo coperto dagli ammortizzatori sociali.

La cessione ai privati dello stabilimento ex Whirlpool di Napoli sarà invece contestuale alla definizione di un accordo di programma al Mise con i sindacati sul progetto occupazionale e industriale del sito di via Argine. Il Mise conferma che convocherà il tavolo di crisi relativo alla reindustrializzazione una volta insediato il nuovo governo e comunque entro il 30 novembre 2022.