Frutta e verdura in via di deterioramento e scaffali vuoti. Cia Campania lanca l’allarme sul blocco dei trasporti per lo sciopero dei camionisti.

Il presidente di Cia Campania Alessandro Mastrocinque affianca la tesi sostenuta in conferenza stampa a Roma dal presidente Nazionale di Cia Agricoltura Dino Scanavino, che questa mattina ha denunciato la grave congiuntura economica per il comparto agricolo e agroalimentare, dettata dalla peste suina, l’aumento delle materie prime, le lavorazioni sottocosto della zootecnia da latte, la crisi dei trasporti e in ultimo le gravi ripercussioni dell’applicazione delle sanzioni alla Russia, con il blocco dell’import- export.

“Cia Campania aderisce convintamente alla manifestazione del 28 febbraio a Rossiglione in
Liguria, per fare quadrato con le istituzioni nazionali e regionali, e individuare una soluzione
congiunta per alleggerire la pressione economica e fiscale delle aziende, e mitigare i gravi rischi a cui il comparto agroalimentare è esposto” ha spiegato Mastrocinque.

“Dalla peste suina, soprattutto in Liguria e Lombardia, -che potrebbe compromettere l’intero
comparto produttivo già segnato dal mercato sottocosto-, al fermo degli autotrasportatori in protesta per l’impennata dei carburanti, non possiamo non registrare importanti preoccupazioni, per imprese e consumatori. Gli aumenti delle materie prime, carburanti, concimi, plastiche e ferro originano una tempesta perfetta che necessita soluzioni straordinarie. La crisi del fresco, con la frutta e la verdura che si stanno deteriorando e gli scaffali dei supermercati vuoti, rischia di non far rispettare i contratti con la grande distribuzione. Comprendiamo le ragioni che hanno prodotto questo stato di cose, ma ci troviamo a subire anche le conseguenze delle sanzioni applicate alla Russia, che
avranno grosse perdite sull’importazione di mais, grano e semi oleosi. Ma soprattutto sull’export del nostro agroalimentare. Manifesteremo in Liguria per portare avanti le giuste rivendicazioni” conclude.

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