Manovra: Cia, bene misure agricole. Ora tempi brevi per attuazione.

Cia-Agricoltori Italiani esprime soddisfazione sulle molte misure che riguardano il settore primario inserite nella Legge di bilancio promulgata dal Presidente della Repubblica. Per Cia diventa, ora, opportuno che il Governo coinvolga il mondo produttivo agricolo e le sue associazioni di categoria affinché si dia certezza dei tempi di attuazione di tali misure.

In merito agli sgravi fiscali per far fronte alla crisi energetica, il Governo ha prestato attenzione alla richiesta Cia di sostegno delle imprese rurali grazie alla proroga del credito d’imposta al 20% per l’acquisto di carburanti nel primo trimestre 2023 per agricoltori, allevatori, serre e pescatori. Soddisfazione anche per la riduzione dell’aliquota Iva sulle compravendite di pellet per il 2023, battaglia portata avanti da Cia con grande forza insieme alla filiera legno-energia in favore dei 2 milioni di famiglie italiane che utilizzano il pellet per il riscaldamento domestico.

Cia accoglie positivamente anche gli interventi relativi alla fauna selvatica, cavallo di battaglia delle rivendicazioni dell’associazione, che da anni chiede alla politica di tutelare il mondo agricolo dagli ingenti danni ingenti causati dalla proliferazione incontrollata dei cinghiali. Si giudica, dunque, con particolare favore l’annunciato piano di controllo delle specie ungulate anche nelle zone vietate alla caccia, durante il silenzio venatorio e nelle aree protette. Positivi per Cia gli stanziamenti disposti dal Governo nella lotta alle fitopatie: dai ristori per i coltivatori in sofferenza per il Mal Secco che distrugge gli agrumeti, a quelli per gli allevamenti bufalini colpiti da brucellosi, nonché il sostegno ai viticoltori in attesa di ripristino degli impianti, a seguito dei gravi danni causati dalla flavescenza dorata.

Sul fronte della tutela della sovranità alimentare, Cia è favorevole agli stanziamenti per la valorizzazione del sistema agroalimentare nei prossimi 4 anni, mentre ritiene importante in questo periodo storico la misura del reddito alimentare, con la dotazione di fondi per assistere soggetti in condizioni di povertà assoluta. Buone prospettive in manovra anche per i tabacchicoltori e per una filiera che dà lavoro in Italia a circa 40mila addetti.

Permangono invece molte perplessità sulla normativa relativa ai buoni lavoro. Cia ritiene che debbano essere semplificati gli adempimenti burocratici e chiede, pertanto, maggiore flessibilità nella loro applicazione. Si rischierebbe, altrimenti, di vanificare gli effetti di una misura a lungo attesa dal mondo rurale per la soluzione dell’annoso problema del reperimento della manodopera stagionale.

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