L’Osservatorio Look to the future di Athora Italia, compagnia specializzata nell’offerta di prodotti assicurativi vita, restituisce sensazioni contrastanti tra i residenti della provincia di Napoli riguardo al futuro, in particolare delineando incertezza (64%), preoccupazione (51%) e speranza (57%) quali sentimenti prevalenti.
Situazione polarizzata anche sulla gestione mensile del portafoglio: per un abitante della provincia campana su quattro arrivare a fine mese è difficile o estremamente difficile. Dall’altra parte, il 30% degli abitanti dichiara di avere una gestione facile o estremamente facile del budget mensile familiare.
Ne risulta il dato medio di risparmio mensile, che si attesta a 260 euro a fronte della media nazionale di 320 euro. Tra chi riesce a risparmiare (45%), la maggioranza (69%) lo fa con qualche difficoltà.
Dall’indagine[1], realizzata da Nomisma per interrogare gli italiani sui temi relativi al risparmio, la previdenza e gli investimenti, emerge la diffusa sfiducia verso il sistema pensionistico pubblico: il 79% dei residenti nel napoletano ha poca o nessuna fiducia nella sua capacità di soddisfare i bisogni futuri. Inoltre, la maggioranza dei cittadini (53%) non ricorre né intende ricorrere a strategie per integrare la pensione pubblica. Chi ha adottato misure di tutela lo ha fatto principalmente rivedendo il proprio stile di vita (23%) o sottoscrivendo una pensione integrativa (20%), mentre il ricorso a investimenti finanziari è meno frequente (9%).
Nella gestione del risparmio familiare, prevale la preferenza per mantenere liquidità sul conto corrente (62%). Solo una minoranza (24%) opta per forme di risparmio, investimento o protezione del capitale. Tra questi ultimi (17%), la maggior parte si affida alla consulenza di banche (43%) e Poste (36%), mentre il 14% preferisce decidere in autonomia.
Le principali fonti di timore per il futuro della società riguardano l’aumento dei prezzi (83%), la povertà e le disuguaglianze economiche e sociali (78%) e il cambiamento climatico (75%). A livello personale, i cittadini napoletani sono preoccupati soprattutto per la possibile inadeguatezza della pensione pubblica a sostenere le spese familiari e per la propria capacità di sostenere le spese sanitarie (rispettivamente il 73% e il 63%). Un elemento di serenità è rappresentato invece dalle relazioni sociali, considerate una fonte di tranquillità dal 39% degli intervistati.
Nella provincia campana, il risparmio è visto principalmente come uno strumento di tutela in caso di spese impreviste (54%). Solo una minoranza (19%) lo considera uno strumento di programmazione per garantirsi una tranquillità economica futura.
L’indagine evidenzia anche una percezione di maggiore difficoltà a risparmiare rispetto alla generazione dei genitori (59%). E le maggiori difficoltà economiche si ripercuotono sulla capacità di affrontare spese improvvise: il 25% dei cittadini non sarebbe in grado di sostenere una spesa imprevista di 800 euro e il 45% non riuscirebbe a sostenerne una di 1.500 euro.
Infine, le prospettive di risparmio future appaiono incerte: il 40% dei residenti prevede un peggioramento della propria capacità di risparmio nei prossimi 2-3 anni, mentre il 48% ritiene che rimarrà invariata.
I dati emersi dall’Osservatorio evidenziano in maniera inequivocabile la necessità di promuovere una più diffusa e capillare educazione finanziaria tra le famiglie. La difficoltà nella gestione del risparmio, la scarsa propensione all’investimento e la preoccupazione per il futuro finanziario sottolineano l’importanza di fornire ai cittadini gli strumenti e le conoscenze necessarie per prendere decisioni consapevoli e responsabili in materia di denaro. Solo attraverso una maggiore consapevolezza finanziaria sarà possibile favorire una pianificazione efficace, affrontare le incertezze economiche e costruire un futuro più sereno per le famiglie.
[1]Popolazione 35-70 anni, periodo di rilevazione dicembre 2024