No a dl concorrenza, sciopero taxi mercoledì 24.

Nel primo giorno di Zona Rossa la protesta dei tassisti a Napoli per il mancato sostegno economico alla categoria messa in crisi dalla pandemia da Covid, 8 marzo 2021 ANSA/CIRO FUSCO

Hanno già’ aderito allo sciopero nazionale indetto il 24 novembre contro il DL Concorrenza i tassisti napoletani (2400 auto in servizio) e preparano iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento degli utenti.

Una delegazione di auto parteciperà alla manifestazione nazionale a Roma, mentre a Napoli è previsto un presidio davanti alla Prefettura.

Il servizio sarà assicurato per le categorie protette (disabili ed over 65) “Ogni due anni, a partire dal 2006 il comparto Taxi torna nel mirino delle liberalizzazioni – dice Massimiliano Pagano, presidente della Cooperativa radiotaxi “La Partenope” e sindacalista di “Unica Taxi Cgil – il Governo subisce le pressioni delle multinazionali come Uber”, a tutto svantaggio degli utenti. Le piattaforme informatiche delle multinazionali lavorano con prezzi prefissati, mentre con noi si paga a tassametro con tariffe amministrata dal Comune. Il cliente non ha garanzia e dagli autisti delle piattaforme, mentre noi siamo identificabili, sottoposti a test per alcol e droga , e le nostre auto sono soggette a controlli periodici”.

“Assicuriamo un servizio bilaterale al cliente – aggiunge Pagano – che può contattarci via App oppure telefono e può pagare, a richiesta, con carta di credito,o Pos,, mentre le multinazionali lavorano solo con carta di credito”.

“Mentre il comparto Taxi aspetta ancora i decreti attuativi alla legge 21/92 – conclude il presidente de “la Partenope” – il Governo vuole immettere sul mercato quelle che noi chiamiamo le ‘auto black’ , a tutto rischio dei clienti. Speriamo ancora in una convocazione prima del 24, ma la mobilitazione è già partita” (ANSA).

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