No lockdown, la manifestazione a Piazza Plebiscito. De Magistris: Giunta non scende in piazza.

Un momento del sit-in dei fotografi di cerimonie in piazza del Plebiscito a Napoli, 29 maggio 2020. ANSA / CIRO FUSCO

“Reddito di salute per tutti la crisi la paghino i ricchi”. Questo uno degli striscioni esposti in Pazza Plebiscito a Napoli dove si sono radunate migliaia di persone per protestare contro i nuovi provvedimenti anticovid da parte del governo e della Regione Campania. In piazza rappresentanti delle categorie che si sentono danneggiate come i ristoratori, i titolari dei bar, settori dell’indotto del turismo, ma anche studenti, esponenti dei centri sociali, singoli cittadini che stanno perdendo il lavoro. “A salute e a prima cosa ma senza sorde nun se cantano messe”, un altro degli striscioni. Intorno alla piazza decine di camionette delle forze dell’ordine e agenti in tenuta antisommossa. (ANSA).

“La delegazione di assessori che avrebbe dovuto partecipare alle ore 18 in Piazza Plebiscito alla manifestazione di cittadini con il solo scopo di essere, come sempre ha fatto la nostra Amministrazione, tra il popolo per ascoltare, per comprendere, per mediare e per portare anche le nostre proposte, ha ritenuto di non recarsi in piazza per evitare strumentalizzazioni o pretesti anche da parte di eventuali frange, che nulla avrebbero a che vedere con i manifestanti, visto il dibattito che si è immediatamente acceso rispetto alla partecipazione di una rappresentanza dell’Amministrazione comunale”. E’ quanto fa sapere il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, anche a nome della sua Giunta.

“La delegazione – si legge nella nota diffusa dal Comune di Napoli – manifesta solidarietà e vicinanza ai cittadini che parteciperanno in modo pacifico e non violento e che esprimono il loro pensiero e dissenso; la giunta e il sindaco già nei prossimi giorni sono pronti a incontrare una o più rappresentanze per decidere insieme quali possono essere le proposte e le decisioni da prendere nell’interesse esclusivo della città che deve rimanere unita, coesa e non violenta”.
(ANSA).