Pesca, Scognamiglio (Unci Agroalimentare): fondi Ue Pescatori a rischio, senza un accordo Stato-Regioni in Campania il settore si fermerà.

Buongiorno, di seguito comunicato stampa Amp Punta Campanella su progetto di promozione del pescato eccedentario e locale in Campania. Buon lavoro Comunicato stampa Punta Campanella promuove il consumo di pesce "povero" in 20 locali della Campania Blu fish 2019, progetto finanziato dalla Regione per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza del pescato locale. Happy hour e cene gratuite in ristoranti Slow Food. 20 happy hour e cene gratuite in altrettanti locali selezionati tra la rete Slow Food. Mercoledì e giovedì prossimi si entra nel vivo di Blu Fish 2019, il progetto finanziato dalla Regione Campania con fondi europei Feamp e realizzato dall'Area Marina Protetta di Punta Campanella in diverse zone della Campania, da Benevento a Napoli, passando per Caserta. Obiettivo: promuovere il consumo del pesce "povero" o pesce di "scarto". È il pescato locale, detto anche eccedentario, che si trova numeroso nei mari campani ma che troppo spesso viene sottovalutato, scartato e addirittura ributtato in mare perché ha poco mercato. Ma che in realtà ha grandi qualità nutrizionali, è economico e fa bene anche all'ambiente. Consumarne di più vuole dire, infatti, preservare altre specie che non sono altrettanto diffuse. Attravero happy hour o cene preparate dagli chef, i partecipanti imparareranno così a riconoscere quei prodotti della pesca buoni, freschi e a chilometro zero, evitando accuratamente di acquistare pesci sotto taglia e prediligendo il pescato locale. Un aiuto anche per la piccola pesca artigianale. Nel corso della degustazione guidata, gli ospiti potranno incontrare gli esperti dell?Area Marina Protetta Punta Campanella, coordinati da Carmela Guidone, responsabile del Centro di Educazione Ambientale del Parco. Lo staff fornirà informazioni su come riconoscere e apprezzare i prodotti della pesca campana e con i referenti territoriali e regionali di Slow Food si discuterà di sostenibilità ambientale e di riduzione del consumo di plastica. Agli ospit

“I fondi dell’Unione europea destinati al settore della pesca sono a rischio. Se non ci sarà un accordo tra Stato e Regioni per la ripartizione delle risorse, i lavoratori e le imprese della Campania, come del resto d’Italia, si troveranno costrette a fermare le attività”. E’ l’allarme lanciato da Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci Agroalimentare.

“Sarebbe davvero grave e pradossale – ha proseguito il rappresentante dell’associazione di categoria del mondo cooperativo – che i pescatori italiani non percepiscano i contributi del fermo pesca 2021, a causa di problemi di ordine burocratico e di mancato coordinamento tra le istituzioni coinvolte. Un durissimo colpo, soprattuto in una fase di crisi e di enorme difficoltà del comparto, oltre che dell’intera economia del Paese, determinata da diversi fattori che stanno rendendo sempre più problematica la vita degli addetti e delle imprese ittiche. Ed ancora una vaolta a pagare un prezzo salatissimo sarebbero le piccole attività e le migliaia di pescatori, con le proprie famiglie, che vi lavorano. Un situazione assolutamente inaccettabile.

Anche l’erogazione dei sostegni per il caro carburante, inoltre, è legato alla partenza dei finanziamenti del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura, così come è emerso al Tavolo istituzionale permanente presso il Ministero.

Insomma, senza il completamento delle procedure previste, si rischia un dannoso ed insostenibile effetto a catena che penalizzerebbe duramente la categoria, mettendola sul lastrico”

“Sollecitiamo ufficialmente – ha concluso Scognamiglio –  la Commissione Politiche Agricole, come già fatto formalmente dall’assessore regionale Caputo, affinché venga messa all’ordine del giorno la discussione sulla ripartizione delle risorse FEAMPA fra le Regioni e che con la massima rapidità si giunga alla conclusione dell’iter, con l’obiettivo di portare a casa risultati concreti”.