Prezzi RC auto in calo favoriti da una maggiore concorrenza fra compagnie, lo studio di Segugio.it.

Dal Bollettino Statistico IPER dell’IVASS dell’8 Settembre 2020 relativo all’andamento dei prezzi RC Auto, emerge che la diminuzione dei prezzi registrata nel quinquennio 2014-2019 sia da attribuirsi alla maggior competizione fra imprese di Assicurazione, posto che la diminuzione della sinistrosità nello stesso periodo è stata modesta.

Segugio.it, leader nella comparazione assicurativa in Italia, ha condotto un’analisi per capire se e quanto la dinamica di riduzione dei prezzi RC Auto registrata negli ultimi anni sul sito sia correlata all’andamento dei sinistri nello stesso arco temporale considerato da IVASS.

Come si nota nella Tabella 1 e nel relativo Grafico 1, la tesi di IVASS risulta confermata: nel quinquennio in esame il premio medio RC auto è sceso da 539€ a 441€ circa (-18,2%), mentre la frequenza sinistri si è fondamentalmente mantenuta stabile (-2,8%). I prezzi RC Auto si sono quindi abbassati per fattori diversi dai sinistri, in primis l’aumento della concorrenza fra imprese di assicurazione favorita anche dall’ampio ricorso ai comparatori di prezzo come Segugio.it.

Ma cosa è successo nei trimestri successivi?

La stessa analisi, relativa questa volta all’arco temporale Q2 2019 – Q2 2020, evidenzia, come riportato in Tabella 2 e Grafico 2, un drastico calo della frequenza sinistri (-40,9%) e del premio medio RC Auto (-13,7%), che appaiono fortemente correlati.

“L’incremento della concorrenza fra assicurazioni, legato ad efficaci interventi legislativi (si pensi al venir meno del tacito rinnovo), all’ingresso sul mercato di nuovi operatori ed alla trasparenza dei comparatori online – commenta Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it – ha portato ad una graduale diminuzione dei prezzi RC Auto negli ultimi anni. Questa dinamica competitiva è diventata ancora più evidente durante la pandemia: a seguito della riduzione della circolazione e dei sinistri le compagnie di assicurazione, per restare competitive, hanno dovuto subito agire sulla leva del prezzo, a fronte di consumatori sempre più consapevoli del proprio potere negoziale e dell’opportunità di poter cambiare polizza per risparmiare”.