“Less in better”, la chirurgia plastica italiana ai primi posti nel mondo

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La chirurgia plastica italiana è ai primi posti nel mondo, “over the top” come recita il titolo del 73° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (SICPPRE), alla Stazione Marittima di Napoli dal 30 ottobre all’1 novembre. E il suo trend più evidente è all’insegna del “Less is better”: interventi e trattamenti progressivamente meno invasivi, ma soprattutto eseguiti con il massimo della preparazione e personalizzazione, per esaltare la bellezza di ogni paziente, rispettandone l’unicità.

 

Il congresso SICPRE è il principale appuntamento annuale della chirurgia plastica italiana, per partecipazione, livello scientifico e ampiezza dei temi affrontati. A Napoli sono infatti attesi oltre 700 professionisti, con ospiti stranieri di grande prestigio e un confronto che spazia tra tutti i principali temi della chirurgia plastica ricostruttiva, estetica e rigenerativa.

Un’occasione unica per capire novità e tendenze.

 

I chirurghi plastici italiani tra i migliori del mondo. E i pazienti? I ‘peggiori’

“I chirurghi plastici di tutto il mondo riconoscono a noi italiani il massimo della preparazione scientifica e chirurgica abbinata a una mentalità per definizione flessibile e creativa – dice Stefania de Fazio, presidente del congresso SICPRE -. Un’unicità che nasce dalle grandi scuole di chirurgia plastica che abbiamo avuto in Italia, a partire dagli Anni 50, e dal gusto per il bello e l’armonia che fa intrinsecamente parte della nostra cultura”. Proprio questa “abitudine” al bello rende i pazienti italiani particolarmente esigenti. “In questo senso diciamo che i pazienti italiani sono i ‘peggiori’ del mondo – prosegue de Fazio – perché hanno aspettative elevatissime”.

“Spetta a noi medici riportarli alle reali possibilità chirurgiche e al buonsenso, compreso il valore economico della prestazione e l’importanza della sicurezza – dice Maurizio Ressa, presidente della SICPRE e direttore dell’Unità Complessa di Chirurgia Plastica dell’Istituto dei Tumori di Bari -. La recente morte di Milena Mancini richiama l’attenzione sull’importanza di non sottovalutare le procedure di chirurgia estetica”.

 

Bellezza fa rima con sicurezza

La SICPRE è al lavoro da tempo sulla sicurezza, un tema che attraversa tutte le sessioni del congresso. Nel settembre 2024 è stato istituito all’interno della Società il Registro delle complicanze da interventi di chirurgia estetica eseguita all’estero, che ha lo scopo di raccogliere dati sugli eventi avversi che ricadono sul Sistema Sanitario Nazionale. “Soprattutto – dice ancora Ressa – facciamo da anni sensibilizzazione e informazione sulla sicurezza e siamo al lavoro con le altre società scientifiche per arrivare a un disegno di legge che definisca il chi, il come e il dove di ogni intervento e trattamento”.

 

Less is better, la maturità in chirurgia plastica

Naturalezza, armonia delle forme e qualità dei tessuti sono gli elementi alla base della tendenza “Less is better”.

“I risultati più appariscenti sono inevitabilmente quelli che balzano all’occhio – dice ancora de Fazio – ma c’è un universo di interventi eseguiti così bene da non essere neanche sospettabili. Succede tutte le volte in cui ci imbattiamo in un volto riposato e fresco, anche dopo una certa età, in cui la posizione dei tessuti e la loro qualità sono completamente coerenti. È il risultato di tecniche chirurgiche di grande raffinatezza e dell’impiego sempre più diffuso delle procedure rigenerative: non basta rimettere a modello un vestito, se la stoffa di cui è fatto è logora e consunta”.

Per questo la capacità di attingere a metodiche diverse – dalla chirurgia ricostruttiva a quella estetica e rigenerativa – è la conditio sine qua non per ottenere i risultati migliori. Alla base, deve esistere un rapporto con il paziente imperniato sulla massima autorevolezza clinica e scientifica, frutto di una grande preparazione e un costante aggiornamento, e tanta empatia. “Per fare scelte mature e quindi sicure e soddisfacenti nel tempo – dice ancora de Fazio – il paziente deve sapere di essere di fronte al professionista più preparato, cioè lo Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, e sentirsi ascoltato e capito”. Quando si crea questa condizione, la confidenza è massima e il dialogo totale. “La conoscenza dell’evoluzione dei risultati nel tempo e delle possibili complicanze, insieme alla riflessione sulle reali motivazioni che spingono all’intervento, permettono al paziente di fare scelte più mature e consapevoli”. Tradotto in termini chirurgici, scelte di interventi meno invasivi e risultati più naturali ed eleganti.

 

Al 73° Congresso Nazionale SICPRE tutta, ma proprio tutta la chirurgia plastica italiana

Chirurgia cutanea per l’asportazione di neoformazioni benigne o maligne, chirurgia estetica del volto, trattamento delle ferite difficili tipiche dell’anziano e del paziente diabetico, chirurgia estetica del corpo, ricostruzione mammaria post-oncologica e malformativa, interventi di conferma di genere, chirurgia plastica pediatrica, interventi di rimodellamento corporeo in seguito a grandi dimagramenti: c’è tutto questo, e molto di più, nel 73° Congresso Nazionale SICPRE Chirurgia plastica over the top: tecnologia, empatia, condivisione.

Tra le particolarità dell’evento, l’organizzazione scientifica a cura dei Capitoli SICPRE, i gruppi scientifici interni alla Società, che hanno curato la selezione delle relazioni fatte al congresso. “Con il Consiglio Direttivo, abbiamo voluto che il congresso nazionale fosse proprio il congresso della Società e per questo organizzato in prima persona dai Capitoli che la compongono”.

Particolarmente nutrita la partecipazione internazionale. Tra gli ospiti stranieri presenti al congresso SICPRE, Norbert Pallua (presidente eletto ISPRES), Eva-Maria Baur (presidente ICOPLAST), Paul McArthur (presidente BAPRAS), Vakis Kontoes (presidente ISAPS), Bob Basu (presidente ASPS), Greg Evans (ex presidente ASPS), Nelson Piccolo (ex presidente ISPRES), il chirurgo plastico greco Aris Sterodimas e il norvegese Amin Kalaji

Altra particolarità, il legame con la città che ospita l’evento, Napoli. “Gli architetti de Fazio hanno contribuito nei secoli a rendere bella questa città – sottolinea ancora la presidente del congresso -. Mi fa piacere ritornare oggi con un messaggio di ulteriore bellezza, saggezza, umanità”.

Il congresso in breve

Il 73° Congresso Nazionale SICPRE Chirurgia plastica over the top: tecnologia, empatia, condivisione si svolge dal 30 ottobre all’1 novembre 2025 presso la Stazione Marittima di Napoli.

All’evento sono iscritti oltre 700 medici, che presenteranno 334 abstract e 40 key note, in 36 sessioni scientifiche.


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