Si è conluso lo sciopero dei lavoratori della Stellantis di Pomigliano d’arco proclamato dalla FIOM-CGIL. Braccia incrociate e impianti fermi, oggi come ieri pomeriggio quando i primi a fermarsi erano stati gli operai del reparto montaggio: “per ore si è bloccata la produzione di Fiat Panda e rallentata anche quella del Tonale” raccontano delegati e rappresentanti della FIOM-CGIL. La protesta si era poi conclusa con un’uscita anticipata alle ore 20.
A scatenare il malumore degli operai quelli che vengono definiti “ritmi insostenibili di lavoro”. Una cadenza produttiva sulla catena di montaggio che è stata incrementata fino a 16 auto in più di quanto stabilito, denuncia il sindacato, senza tuttavia aumentare il numero degli addetti. “Anche a scapito della sicurezza e della salute degli operai” le parole dello SLAI COBAS che pure ha aderito allo sciopero. Esasperati, i lavoratori, partiti dal reparto di montaggio, ieri avevano anche effettuato un mini-corteo nello stabilimento.
La FIM-CISL ha reso noto che, durante il confronto con esponenti dell’azienda, aveva già “denunciato enorme perplessità e preoccupazione” per l’aumento dei carichi di lavoro. Questa mattina, intanto, quattro ore di sciopero e presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano anche per i lavoratori della FCA Services: protestano contro la decisione di cedere un ramo di azienda relativo ad alcuni servizi. Procedura che prevede il trasferimento, armi e bagagli, di 28 lavoratori.