Superbonus, oggi incontro con associazioni. Meloni: costato 2.000€ a cittadino. Berlusconi: giusto decreto, possibili modifiche in Parlamento.

Operai edili al lavoro sulla facciata di un palazzo ricoperto da ponteggi, Milano, 14 giugno 2022. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

“Se lasciassimo il superbonus così com’è, non avremmo i soldi per fare la finanziaria”. Giorgia Meloni riemerge dalla “fastidiosa influenza” e usa la sua consueta rubrica social ‘Gli appunti di Giorgia’ per difendere l’intervento del governo sui bonus edilizi, che negli ultimi giorni ha mandato in subbuglio il mondo dell’edilizia, creando anche significative fibrillazioni nel centrodestra.

Tensioni per ora contenute dall’intervento di Silvio Berlusconi, che ha definito “giustificato e forse inevitabile il percorso del governo per evitare danni al bilancio dello Stato, che potrebbero addirittura portarci ad una situazione di default”.

Pur aggiungendo che “il Parlamento sovrano discuterà il decreto, e, nei tempi richiesti, ove lo ritenesse opportuno, potrà apportare utili modifiche”.

Cambiamenti sono “indispensabili”, in Forza Italia lo dicono chiaro e tondo: gli azzurri hanno anche chiesto l’apertura di un tavolo di maggioranza prima che il decreto legge, varato all’unanimità giovedì dal Consiglio dei ministri, inizi l’iter di esame parlamentare in commissione alla Camera. L’ipotesi, è il ragionamento che si fa in FdI, sarà approfondita dopo il confronto in programma oggi a Palazzo Chigi fra il governo e le parti interessate. A nessuno conviene uno scontro interno come sulle accise.

“Il mio punto di vista al riguardo, da uomo di Stato e di economia, è che sia giustificato e forse inevitabile il percorso del Governo per evitare danni al bilancio dello Stato, che potrebbero addirittura portarci ad una situazione di default.

Naturalmente il Parlamento sovrano discuterà il decreto, e, nei tempi richiesti, ove lo ritenesse opportuno, potrà apportare utili modifiche”.

Lo afferma il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi sulla vicenda del superbonus. (ANSA)