Secondo una ricerca condotta da NordVPN, l’88% degli italiani utilizza gli smartphone a letto. Tra i 16 Paesi presi in considerazione nello studio, solo il Messico supera l’Italia in termini di utilizzo notturno dei device mobile. La Penisola si colloca dunque al primo posto in Europa per quanto riguarda il numero di telefonini usati fra le coperte: un italiano su tre conserva almeno due smartphone sul proprio comodino, il che indica una presenza costante della tecnologia anche durante le ore (teoricamente) dedicate al riposo.
Gli italiani, il letto e gli smartphone
Lo smartphone è il dispositivo hi-tech più comune che gli italiani usano quando sono a letto, con una percentuale del 90%. Seguono la televisione e Netflix, utilizzati dal 61% degli intervistati, e il computer, scelto dal 36%. L’uso degli smartphone è strettamente legato a quelle attività digitali quotidiane che si prolungano fino ai momenti poco prima del sonno. Il 62% degli italiani controlla email e messaggi mentre è già a letto, e questa abitudine è talmente radicata che spesso rappresenta l’ultima azione compiuta prima di addormentarsi. Anche i social media occupano un ruolo importante: il 59% degli intervistati ha dichiarato di utilizzarli durante le ore notturne, scorrendo i contenuti sui propri profili preferiti prima di spegnere le luci.
Il 48% degli italiani, poi, guarda video su piattaforme come YouTube o fa acquisti online direttamente fra le lenzuola. E non si finisce qui, considerando che un terzo della popolazione coinvolta in questa ricerca dedica del tempo anche ai videogiochi prima di dormire. Si parla di qualsiasi nicchia, compresa la categoria del gambling: sono infatti numerose le persone che decidono di giocare casino online Italia prima di prendere sonno. Un discorso del genere vale anche per altri giochi rapidi e poco impegnativi, come i platform games.
Un aspetto interessante riguarda la modalità con la quale si condivide questo comportamento. Solo una persona su tre utilizza i dispositivi elettronici a letto in presenza del partner. Questo dato indica una dimensione più privata e individuale del rapporto con la tecnologia, soprattutto durante le ore notturne. Allo stesso tempo, l’Italia si distingue per l’elevata adozione della modalità “Notte” o “Luce notturna”: una funzione pensata per ridurre l’impatto visivo dei dispositivi (emissione di luce blu). Di contro, il 20% degli italiani dichiara di dedicare comunque troppo tempo al telefonino, anche con questa funzione attivata, il che limita di molto i benefici di tali impostazioni.
I fattori negativi legati al doom scrolling
Il cosiddetto doom scrolling, ovvero la ricerca ossessiva di contenuti negativi, interessa il 44% degli italiani e spesso avviene prima di andare a dormire. Questo comportamento viene associato ad un incremento delle sensazioni di ansia e malessere, specialmente se praticato prima delle ore notturne. L’impatto psicologico di queste abitudini digitali si riflette anche nella percezione del sonno: il 64% degli italiani, infatti, ritiene che l’uso dei dispositivi hi-tech a letto peggiori la qualità del riposo. Nonostante la consapevolezza di tali effetti negativi, molti continuano ad utilizzare lo smartphone e gli altri strumenti digitali fino a tarda sera, o in certi casi anche fino a notte inoltrata.
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