“Agerola sui Sentieri degli Dei”, cala il sipario sul festival dei record.

Cala il sipario con un bilancio più che positivo sull’undicesima edizione di Agerola sui Sentieri degli Dei, Festival dell’Alta Costiera Amalfitana.

Un viaggio lungo due mesi, con quarantaquattro appuntamenti, quasi duecento artisti tra cantautori che hanno firmato grandi successi e giovani leve del cantautorato d’autore come Edoardo Bennato, Brunori SAS, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Giovanni Caccamo, i Neri per Caso, Michele Bravi, Sergio Cammariere, Antonio Maggio, Fabio Concato, solo per citarne qualcuno, un’opera lirica con orchestra e coro diretti dal Maestro Leonardo Quadrini e tante proposte per il teatro, la letteratura. E la partnership, per il secondo anno consecutivo, con Rai Radio Tutta Italiana diretta da Gianmaurizio Foderaro.

Cinquantamila la presenza di pubblico registrata in questa edizione del festival per assistere a spettacoli, vissuti in due luoghi dal fascino sublime: il Parco Colonia Montana con la sua  spettacolare terrazza a picco sul mare blu della Costa d’Amalfi e il Belvedere Parco Corona con i suoi spazi più intimi ma altrettanto suggestivi.

Superate anche le presenze turistiche previste, quasi 150.000, il trenta per cento in più rispetto al 2019, anno pre-covid in cui c’è stato il miglior risultato mai registrato ad Agerola.

 

L’edizione numero undici della rassegna Sui Sentieri degli Dei è stata come sempre di grande successo, ma soprattutto è stata la prima che è tornata a vivere pienamente la città riportando quell’atmosfera unica tra cittadini, turisti e curiosi che hanno vissuto il festival e Agerola. Lo spessore degli ospiti, poi, ha reso la città protagonista in ambito nazionale, anche attraverso la stampa e le emittenti televisive nazionali, Rai e Sky.

Merito di una proposta artistica di livello e di una programmazione accorta ed efficace grazie alla quale Agerola può, a ragione, essere considerata luogo della Cultura per eccellenza, declinata attraverso le forme artistico-letteraria, musicale, paesaggistica e gastronomica.

Un’avventura, partita quasi come una scommessa in una notte di mezza estate di undici anni fa, è diventata ormai un riferimento assoluto, grazie al quale il brand Agerola è stato ‘esportato’ in tutta Italia, contribuendo così ad aumentarne ulteriormente valore e prestigio, grazie anche ai premi dedicati a Salvatore di Giacomo, Francesco Cilea e Roberto Bracco e alla charity partnership con il Premio HHT Onlus.

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