Arkeda Open House, il fuorisalone dove il design incontra l’arte, appuntamenti a Chiaia, Vomero e Centro.

E’ la settimana prossima l’itinerario Arkeda Open House 2019, dedicato agli architetti partenopei, come fuorisalone di Arkeda. Ideato da Annalisa Tirrito e Daniela Ricci, e oramai già alla sua seconda edizione, come appuntamento atteso.

Martedì 26, mercoledì 27 e giovedì 28, infatti, nelle zone di Chiaia, Vomero e Centro, è aperto a tutti, sia non addetti ai lavori, che desiderano avvicinarsi attraverso una passeggiata a sfondo culturale, all’architettura napoletana, esplorando vari contenuti, come stile di vita, arte e convivialità, che per gli architetti che attraverso il tour hanno diritto ai crediti professionali.

Sono in campo tra l’altro, realtà artistiche di primo piano, infatti oltre al supporto di Seda Spa, azienda Leader nel settore del packaging, vi è Alessandro Vitiello Home Gallery con l’artista Giovanni Trimani, che presenta le sue opere d’arte contemporanea che richiamano “architetture in ferro”, presso gli appuntamenti del circuito AOH: Smart Hotel, alla Stazione Marittima, Napoli,  realizzato da Gnosis Progetti dalle 13,30 alle 16,30 e lo Show Room in Calata Ospedaletto 22, Napoli, aperto alle sperimentazioni d’avanguardia realizzato da Officine Architetti dalle18,00 alle 20,30. I lavori di Trimani ben si inseriscono, liberi di ruotare nello spazio lasciandosi attraversare dalla luce che gioca un ruolo fondamentale nella percezione dei corpi in movimento nelle eleganti composizioni tridimensionali. Attraverso le sue percezioni indotte dalla peculiare e sapiente tecnica artigiana, Trimani, intende esprimere le suggestioni che la tattilità delle superfici, l’armonia geometrica, l’energia intrinseca e arcaica suggeriscono alla mente di chi osserva. Come un alchimista, l’artista, riesce a porsi oltre la mera oggettualità latente delle cose, trovando nella materia  la sua parola, il suo pensiero, la sua immaginazione la sua fantasia restituendo dimensioni trascendenti e archetipe. Ma l’arte ad AOH è presente a più titoli. Infatti è di Enza Monetti il braccialetto realizzato per il tour, un’opera indossabile che richiama il braccialetto per neonati, usati nella nursery, dove il nuovo nato si prepara a “costruire” la prima casa, quella interiore, per abitare il mondo. In polipropilene 3D, trasparenza e incisione restano poco visibili ma presenti, proprio come nel caso della costruzione dell’identità. La targhetta, sostenuta da una delicata infantile fettuccia, riporta un albero oscillante, che tra inquietudine e fragilità, suggerisce ricerca di equilibrio e sempiterna speranza di ri-nascita. Ed ancora la preziosa partecipazione dell’Istituto Alberghiero IPSEOA Duca di Buonvicino, con il supporto degli alunni, che nell’esperienza di alternanza scuola/lavoro, imparano anche attraverso AOH ad amare la propria città, sempre più meta turistica. Non è un caso dunque se l’itinerario Arkeda Open House, partendo dall’architettura variegata e trasversale e nelle sue molteplici espressioni, per creatività e tipologia di interventi, propone un viaggio culturale nella professione, di interesse comune a tutti, per avvicinarsi e comprendere la complessità delle architetture frutto di estro, materiali innovativi o classici e tipologia di ubicazioni, in una città antica, costruita su dislivelli importanti e per questo unica. Itinerario completo su instagram e facebook arkedaopenhouse, o su www.arkedaopenhouse.it.

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