Consegnati i bauletti della solidarietà di Confesercenti.

Sono stai consegnati questa mattina da Confesercenti Campania 250 “bauletti della solidarietà” alle famiglie indigenti della città di Napoli. L’iniziativa è avvenuta insieme alla Curia di Napoli, attraverso l’opera caritatevole di S.E. Mons. Domenico Battaglia, Arcivescovo Metropolita di Napoli, e ad alcuni istituti religiosi.

Alle 10.30, presso la sala degli Affreschi della Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova, il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo ha consegnato a Don Mimmo i primi 200 pacchi, donati dal Gruppo Marican della famiglia Canciello. Tali doni saranno consegnati alle parrocchie che li indirizzeranno alle famiglie indigenti. Alle 13, poi,  presso la sede di via Toledo di Confesercenti, sono stati consegnati altri 50 “bauletti della solidarietà” alle 50 famiglie povere ospitate dall’istituto delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia di San Gregorio Armeno. Si è trattato per lo più di bambini orfani o che versano in condizioni di indigenza.

«E’ stata una splendida mattinata– ha commentato  Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Napoli e Campania –  in cui una carezza l’abbiamo data ai meno fortunati, ma in realtà l’abbiamo data a noi stessi. Con questi piccoli gesti speriamo di aver regalato un po’ di serenità a tali persone. Confesercenti ribadisce di essere sempre al fianco degli indigenti, di quella parte della società spesso dimenticata. Le nostre imprese, le nostre eccellenze, hanno voluto invece sottolineare di essere al fianco dei bisognosi, che sono sempre nei nostri pensieri. Nonostante le difficoltà economiche delle nostre attività non intendiamo lasciare mai indietro nessuno e siamo convinti che la nostra Campania possa rilanciarsi solo se tutte le sue parti stanno bene, recuperando alla produttività anche gli indigenti e coloro che si trovano senza lavoro».
Si ricordi che l’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sensibilità mostrata dalla famiglia Canciello con il Gruppo Marican, che rappresenta un fervido esempio di come si possa fare impresa senza perdere mai di vista il valore della responsabilità sociale.