Due importanti appuntamenti a cura dell’Accademia di Belle Arti venerdì 16.

L'Accademia delle Belle Arti a Napoli dove oggi, 16 ottobre 2012, e' stato effettuato un furto ad opera di alcune persone salite su una impalcatura e sono entrati all'interno dell'edificio. Raggiunti i locali della direzione hanno aperto una porta di legno di un armadio a muro trafugando alcuni reperti archeologici, il cui valore non è stato ancora valutato. ANSA / CIRO FUSCO

Venerdì 16 dicembre alle ore 11.00 la Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa dell’Accademia di Belle Arti di Napoli presenta nella sede di FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli l’incontro con Francesca Ragazzi Head of Editorial Content di  Vogue Italia e Sofia Gnoli docente di Storia della moda all’Università IULM, Milano.

L’iniziativa dal titolo “Napoli Academy e Vogue Italia” a cura di Paola Maddaluno docente di Storia della moda e del design dell’Accademia e che nasce nell’ambito delle attività didattiche, ha come obiettivo l’approfondimento delle nuove strategie e delle nuove prospettive degli scenari della moda nel panorama nazionale ed internazionale. Ripercorrendo alcune tappe significative dell’avventura di “Vogue Italia” anche alla luce delle celebrazioni dei 130 anni di “Vogue”, ci si soffermerà sulle scelte editoriali compiute da Francesca Ragazzi e sul numero monografico dedicato a Napoli, pubblicato nel 2021, un viaggio testuale e visivo volto a svelare il nesso tra il sistema-moda e Napoli, città-mondo.

L’intera manifestazione, resa possibile grazie al sostegno e alla collaborazione de “Le Mani di Napoli” l’associazione presieduta da Giancarlo Maresca affiancato da Damiano Annunziato nella veste di Vicepresidente ha tra i suoi obiettivi principali quello di valorizzare e di tutelare la storia della tradizione della moda napoletana, che si fonda sull’antica maestria di sarti attenti, nel tempo, a rispettare le regole compositive necessarie per la creazione di un classico abito maschile. In linea con questi intenti e a corredo dell’iniziativa è stata allestita negli spazi di FOQUS, la mostra Undefined.2022, una selezione di oggetti preziosi, di capi semi-lavorati realizzati dai diversi atelier de “Le Mani di Napoli”: giacche, pantaloni, camicie, scarpe, cravatte, tessuti caratterizzati da cuciture spezzate, linee di filati di scarto, ombre di gessetto, tagli irregolari, fogge decostruite. Un montaggio non risolto che sembra attendere nuovi gesti, nuove modellazioni. Nella prospettiva di un costante ripensamento del passato, concepito come spazio di transito, questa esposizione prova anche ad offrirsi come possibilità di contaminazione tra mondo della formazione e mondo del lavoro. Nel segno del continuo intreccio tra sapienze, pratiche e culture.

 

Sponsor della manifestazione

Pasticceria Poppella

FLOVER

 

L’Accademia di Belle Arti di Napoli rende omaggio al maestro toscano Antonio Niccolini in occasione del 250° anniversario della nascita e del 200° anniversario della sua nomina a Direttore dell’istituzione, con una giornata di studi che si svolgerà venerdì 16 dicembre nell’Aula Magna dell’Accademia.

L’iniziativa a cura del prof. Pier Luigi Ciapparelli, con i contributi di diversi studiosi approfondirà la sua varia ed ampia produzioneche spazia dalla scala architettonica a quella urbana, dalla scenografia all’effimero,  Antonio Niccolini (San Miniato di Pisa 21 aprile 1772-Napoli  9 maggio 1850) è figura dominante nella cultura architettonica e teatrale napoletana della prima metà dell’Ottocento.

Fondamentale è il suo apporto alla scenografia napoletana e italiana. Il confronto con capolavori di compositori del livello di Gioacchino Rossini, Saverio Mercadante e Giovanni Pacini lo qualifica, assieme ad Alessandro Sanquirico, tra i più rappresentativi interpreti del melodramma italiano della prima metà del XIX secolo. L’attenzione per l’ambientazione storica, sollecitata anche dal suo interesse per gli avanzamenti delle ricerche archeologiche e il rifiuto per la scenografia come spettacolo a sé stante a favore di una visione più unitaria, sono tra i punti di forza del suo linguaggio scenico, ricostruibile oggi grazie al ricco fondo di disegni conservato alla Certosa e Museo di San Martino a Napoli.

 

Non va trascurato anche il suo ruolo all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Napoli per la quale promuove la nuova organizzazione istituzionale e didattica approvata ed entrata in vigore nel 1822, data anche della sua nomina a direttore.

 

In tale ambito va ricordato il suo impegno didattico come primo professore della Reale Scuola di Scenografia, istituita con decreto reale nel 1816 e di cui va considerato il vero promotore.

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